PIL Toscana giù del 9%, consumi -12%. Calo occupati, soprattutto donne, aumentano i Neet Audio

Cala l’occupazione, in particolare quella femminile, diminuiscono gli autonomi. Servizi, commercio, alberghi e ristorazione in netto calo. Forte contrazione dei consumi. In aumento i NEET, persone, soprattutto di giovane età, che non hanno né cercano un impiego e non frequentano una scuola né un corso di formazione o di aggiornamento professionale.

Sono stati presentati  ieri i dati della Banca d’Italia sullo stato di salute dell’economia Toscana nell’anno 2020. Secondo quanto emerge il calo del prodotto toscano è stato di oltre il 9 per cento nel 2020, più intenso rispetto alla media del Paese. Calo deciso di conseguenza anche nell’occupazione, con una flessione complessiva pari al -1,3 per cento, ha colpito maggiormente la componente femminile (-2,2), il lavoro autonomo (-2,0), i servizi, in particolare commercio, alberghi e ristorazione (-4,8). Il calo nell’occupazione dipendente si è concentrato nella componente a tempo determinato. Nel 2020 il reddito disponibile in Toscana è calato di circa il 2,8 per cento rispetto all’anno precedente mentre i consumi si sono ridotti dell’11,9 per cento (a prezzi costanti). E per la prima volta dal 2014 è tornata a crescere la quota di giovani non occupati e non in istruzione o formazione (NEET) che si è attestata nel 2020 al 17 per cento. Altra nota dolente riguarda la disuguaglianza nella distribuzione dei redditi e la povertà che sono aumentate, accrescendo i divari socio-economici, anche se  gli interventi pubblici hanno contribuito ad attenuarne l’incremento. Secondo i dati di Bankitalia, per la nostra regione   il quadro migliorerebbe nell’anno in corso, con la progressiva implementazione del piano vaccinale e l’allentamento delle misure restrittive. Ma la strada della ripresa appare comunque impervia e lunga. Intervista a Silvia del Prete, la curatrice del rapporto. {audionews src=”wp-content/uploads/media/audio/news/2021/06/1624693876_f23726680a3371f3da86805f5e13cca2.mp3″ cover=”” title=”Silvia del Prete, curatrice del rapporto”}