Economia
Manifattura del Casentino: ritirati i licenziamenti, attivati ammortizzatori in deroga
Una boccata d’ossigeno per la Manifattura del Casentino. La storica azienda specializzata nella produzione del celebre panno casentinese, dopo anni di declino e la recente messa in liquidazione, evita almeno per ora il punto di non ritorno: i licenziamenti annunciati a metà ottobre sono stati revocati e sono stati attivati ammortizzatori sociali in deroga fino al 1° febbraio 2026.
La notizia è stata resa nota dopo il Tavolo istituzionale di salvaguardia, riunitosi venerdì 14 novembre presso la presidenza della Regione Toscana per fare il punto sulla situazione del polo produttivo. Al confronto hanno partecipato i vicesindaci di Bibbiena e Pratovecchio, Matteo Caporali e Valentina Cenni, il liquidatore dell’azienda Roberto Malossi, il segretario provinciale della Cgil Arezzo Alessandro Tracchi, i rappresentanti della Filctem-Cgil aretina Alessandro Mugnai e della Rsu Luca Bigiarini. Il tavolo è stato coordinato dalla Direzione per la competitività territoriale della Regione, con il supporto di Unità di crisi e Arti.
Se i problemi di mercato restano immutati e la soluzione non è ancora all’orizzonte, l’accordo consente tuttavia di guadagnare tempo prezioso per cercare investitori interessati al rilancio dell’attività industriale. Tutte le parti, in modo unanime, hanno sottolineato come il nuovo quadro renda possibile “avviare una fase di interlocuzioni per verificare la concreta possibilità di interventi da parte di nuovi investitori, mitigando al contempo l’impatto occupazionale e sociale sui lavoratori”.
Gli incontri bilaterali con potenziali acquirenti partiranno già nei prossimi giorni. Il Tavolo di salvaguardia si riunirà almeno una volta al mese per monitorare i progressi.
Le reazioni istituzionali
Soddisfazione, ma anche prudenza, da parte della Regione Toscana.
Il presidente Eugenio Giani ha parlato di “un primo passo utile”, confermando l’impegno a “salvare una produzione di eccellenza e garantirne il radicamento nel territorio, mettendo a disposizione ogni possibile misura utile”.
Entusiasta anche il commento dell’assessore regionale Filippo Boni, che ha definito quello raggiunto “un risultato significativo, che offre respiro immediato ai lavoratori e restituisce tempo prezioso per costruire un futuro credibile all’azienda”. Per Boni, la fase che si apre ora è decisiva: “La Regione sarà presente con continuità, determinazione e responsabilità. L’obiettivo è duplice: tutelare l’occupazione e rilanciare un prodotto simbolo della nostra identità. Per riuscirci serve l’impegno di tutti — anche del Governo, con strumenti adeguati e tempestivi”.





