Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

giovedì | 27-11-2025

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Economia

Black Friday 2025, acquisti previsti dal 66% dei consumatori, ma “segnali evidenti della crisi dei consumi, mancano politiche strutturali”

In Toscana acquisti previsti dal 66% dei consumatori. Confcommercio Toscana: “Segnali evidenti della crisi dei consumi, il Black Friday non può sostituire politiche strutturali”.

Il 66,1% dei consumatori toscani prevede di effettuare acquisti durante la settimana del Black Friday 2025. Lo rivela l’indagine* realizzata da Format Research per Confcommercio Toscana, che evidenzia una partecipazione elevata, seppur leggermente inferiore alla media nazionale (70,2%).

L’interesse verso le promozioni di fine novembre resta dunque forte, ma dietro la spinta all’acquisto si intravede anche un segnale meno positivo: l’attenzione crescente al prezzo e alla convenienza riflette il clima di incertezza economica che continua a pesare sui bilanci delle famiglie.

Chi acquisterà e perché

Secondo la ricerca, il 15,8% dei toscani non effettuerà acquisti durante il Black Friday, mentre il 18,2% è ancora indeciso: una quota che potrebbe spingere ulteriormente verso l’alto la partecipazione all’evento.

A livello demografico, la propensione all’acquisto cresce tra:

  • donne → 68,3%

  • giovani 18–34 anni → tra 78% e 81%

Fra coloro che hanno dichiarato di voler approfittare degli sconti, quasi sette su dieci (69,7%) lo faranno per anticipare i regali di Natale: un fenomeno ormai consolidato a livello nazionale.

Marinoni (Confcommercio Toscana): «Il Black Friday è ormai un secondo periodo dei saldi»

A commentare i dati è Franco Marinoni, direttore generale di Confcommercio Toscana, che mette in guardia dai facili entusiasmi:

«Negli ultimi anni il Black Friday è diventato una sorta di secondo periodo dei saldi, con promozioni che in alcuni casi durano per settimane. Quello che un tempo era un appuntamento straordinario oggi si è trasformato in una lunga stagione di ribassi che anticipa molti degli acquisti natalizi. È un chiaro sintomo della fragilità dei consumi: le famiglie sono prudenti, attente al prezzo, e cercano ogni occasione per risparmiare».

Secondo Marinoni, però, l’evento non può essere considerato una cura per la frenata economica:

«Non possiamo illuderci che strumenti come questo siano capaci di rilanciare davvero la domanda. Alla fine dell’anno i volumi complessivi non crescono: semplicemente vengono redistribuiti, con una pesante riduzione della redditività per le imprese. Se le grandi catene possono assorbire la perdita di margine, le piccole attività rischiano la loro stessa sostenibilità».

E non tutti gli esercenti toscani, infatti, scelgono di aderire al Black Friday proprio per evitare di competere in una corsa agli sconti in cui non partono ad armi pari.

«Servono politiche a sostegno del potere d’acquisto, non solo promozioni»

Il direttore generale di Confcommercio Toscana richiama l’attenzione su un tema strategico:

«Serve una strategia più ampia: politiche fiscali che sostengano davvero il potere d’acquisto e che permettano ai negozi di prossimità di continuare a svolgere il loro ruolo economico e sociale nei territori. Le promozioni possono aiutare, ma non possono diventare la risposta strutturale alla crisi del commercio».

Nota metodologica

Indagine Format Research su un campione rappresentativo della popolazione toscana (18+).
Metodologia CAWI/CATI – 380 interviste – intervallo di confidenza 95% (errore ± 4,9%).
Periodo di rilevazione: 5 – 12 novembre 2025.