Toscana zona gialla: bar e ristoranti rialzano le saracinesche, ma l’Italia va verso la stretta di Natale

Un’Italia tutta gialla da domenica, con l’eccezione dell’Abruzzo. L’indice di contagio e ricoveri Rt da noi è sceso a 0,68 e dunque la Toscana, in compagnia di Campania, Valle d’Aosta e provincia autonoma di Bolzano tornerà zona gialla. Ciò significa che i servizi di ristorazione, bar, ristoranti, pizzerie, pub, gelaterie e pasticcerie, che allo stato attuale sono chiusi sette giorni su sette a parte l’asporto, possono riaprire nelle zone gialle fino alle 18. Non solo: nelle zone arancioni è vietato spostarsi da un comune all’altro, nonchè uscire ed entrare nella Regione e serve l’autocertificazione per spostarsi. Questi divieti cessano in zona gialla. Venerdì 18 dicembre, con il nuovo report settimanale dell’Iss sull’andamento della curva epidemiologica, sono attese anche le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza che dovrebbero sancire ufficialmente il passaggio di fascia per le ultime regioni rimaste arancioni. I toscani però potrebbero “godere” poco del ritorno in zona gialla. Infatti il Governo si appresta a varare nelle stesse ore la cosiddetta “Stretta di Natale”, con l’Italia tutta zona rossa nei festivi e prefestivi, almeno fino al 3 gennaio. Resterebbero gialli i giorni 28, 29, 30 dicembre, con i negozi aperti fino alle 21, bar e ristoranti fino alle 18. L’altra opzione è il lockdown dal 24 dicembre al 6 gennaio. Il Ministro Boccia, tra i sostenitori della linea dura: “Queste feste sono più rischiose di Ferragosto“.