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giovedì | 08-05-2025

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Se questo è un giornalista. No, Feltri, lei non è un “collega”

Vittorio Feltri ha dedicato un editoriale che parte con un elogio, per poi trasformarsi in una sequela irriguardosa e offensiva verso Andrea Camilleri, che lotta fra la vita e la morte. Insulti all’autore del Commissario Montalbano pubblicati sul quotidiano Libero. Titolo: ‘Andrea Camilleri marxista impenitente‘. Prevede l’imminente morte del papà del commissario Montalbano e scrive “che, per quanto comunista, aveva un talento notevole di narratore che me lo rendeva simpatico“.

Poi: “Alcune sue opere si inseriscono perfettamente nella tradizione letteraria siciliana, cito a capocchia Pirandello, Verga, Sciascia“, aggiunge Feltri, secondo il quale “le capacità affabulatorie di Camilleri non sono in discussione, la struttura matematica dei suoi racconti è esemplare e ammirabile“. E fin qui…

Feltri dà il meglio di sè con un finale che gli parrà di alto livello giornalistico, dando per scontata la scomparsa imminente di Camilleri: “L’unica consolazione per la sua eventuale dipartita è che finalmente non vedremo più in televisione Montalbano – scrive Feltri -, un terrone che ci ha rotto i coglioni almeno quanto suo fratello Zingaretti, segretario del Partito democratico, il peggiore del mondo“.

Il rinnovamento avverrà quando qualcuno avrà finalmente il coraggio di dire che in politica e nell’informazione non tutto è possibile”, ebbe a dire una volta Andrea Camilleri. Ma al di là delle considerazioni e convinzioni politiche (ognuno ha le sue) e della libera espressione sancita dall’art. 21 della nostra Carta Costituzionale, fa orrore l’assoluta mancanza di rispetto per un uomo che lotta tra la vita e la morte. No, Feltri, lei non è un “collega”. 

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