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lunedì | 04-08-2025

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Roma, il Giubileo dei Giovani accoglie mezzo milione di ragazzi: la presenza aretina tra cammino, fede e servizio

Da Foiano a San Pietro a piedi, con il Vescovo Andrea: i giovani della diocesi di Arezzo protagonisti del pellegrinaggio. Accanto a loro, Misericordie e Vigili del Fuoco per garantire sicurezza e assistenza.

ROMA – Un’ondata di entusiasmo, spiritualità e impegno ha invaso Roma per il Giubileo dei Giovani 2025, con centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze provenienti da 146 Paesi del mondo, accolti in parrocchie, scuole, palestre e strutture come la Fiera di Roma.

In mezzo a loro, anche i giovani della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, arrivati nella Capitale dopo un lungo cammino iniziato il 21 luglio, che li ha condotti a piedi fino alla tomba di San Pietro, dove sono giunti il 27 luglio, per poi vivere fino a domani, 3 agosto, una settimana di fede, condivisione e testimonianza.

Il cammino aretino: dalla Val di Chiana alla Città Santa

Il gruppo, guidato dal Vescovo Andrea Migliavacca, ha vissuto un’esperienza intensa e autentica. Alcuni giovani sono partiti da Foiano della Chiana, dopo la Santa Messa celebrata nella chiesa parrocchiale, la benedizione degli zaini, la consegna del bastone e della credenziale del pellegrino. Tappa dopo tappa, attraversando le terre della Toscana e del Lazio, sono giunti a piedi a Roma, testimoniando la bellezza del cammino fisico e spirituale.

Altri giovani aretini sono ospiti della Caritas di Roma, dove stanno vivendo un’esperienza concreta di servizio e incontro, partecipando a momenti di formazione e conoscenza, impegnandosi in attività sociali e incontrando volti e storie della città eterna.

«Esperienze di cammino, di preghiera, di conoscenza e di nuove amicizie: tutto questo stanno vivendo i nostri ragazzi – sottolineano dalla diocesi – in un Giubileo che parla al cuore e interpella la responsabilità di ciascuno».

Tor Vergata, città della gioventù: numeri da record, tutto funziona

Il cuore degli eventi si svolge a Tor Vergata, dove ieri sera si è tenuta la Veglia di preghiera con Papa Leone XIV. Un flusso impressionante, come confermato dal capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano: «Alle 15.30 avevamo già registrato oltre 190.000 passaggi alla metropolitana, più di 20.000 arrivi in treno, oltre 100.000 persone su autobus e 200.000 box lunch distribuiti. Tutto è funzionato come pianificato, senza criticità. Tor Vergata è diventata una vera e propria città temporanea da mezzo milione di persone, dotata di tutti i servizi essenziali».

Misericordie e Vigili del Fuoco: da Arezzo un supporto fondamentale all’organizzazione

Al fianco dei giovani pellegrini, una parte fondamentale del dispositivo di sicurezza e accoglienza è costituito dai volontari aretini delle Misericordie, attivi in numerosi punti nevralgici dell’area di Tor Vergata.

«Siamo operativi 24 ore su 24 – ha dichiarato Domenico Giani, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia – con ambulanze, squadre di primo soccorso e assistenza per persone con disabilità. Il nostro campo base garantisce supporto logistico e coordinamento ai volontari giunti da ogni regione».

Le Misericordie in servizio al Giubileo dei Giovani, in Tor Vergata, Roma. Giani: “Con i giovani riscopriamo il cuore della nostra vocazione”

Anche i Vigili del Fuoco di Arezzo sono presenti a Roma con un modulo PCA (Posto di Comando Avanzato), inviato in supporto alla Direzione Regionale del Lazio nell’ambito del potenziamento del dispositivo di soccorso nazionale predisposto per l’evento. Il personale aretino è stato dislocato nei punti più strategici, in base al calendario delle celebrazioni giubilari.

Una Chiesa giovane e in cammino: Arezzo protagonista

Nel Giubileo dei Giovani, Arezzo porta non solo numeri, ma volti, storie e testimonianze. Un segno concreto di una Chiesa locale viva, capace di camminare – in ogni senso – accanto ai suoi giovani. Un’esperienza che si annuncia indimenticabile per chi l’ha vissuta e che, al ritorno, porterà frutti di comunità, responsabilità e speranza.