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sabato | 25-10-2025

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Diario di Bordo

Patrizio Bertelli Cavaliere del Lavoro: il visionario del lusso che unisce creatività e rigore industriale

Roma – Dalla passerella del lusso al Quirinale, l’aretino Patrizio Bertelli scrive un nuovo capitolo nella storia del made in Italy. Il presidente e amministratore delegato del gruppo Prada ha ricevuto ieri dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’onorificenza di Cavaliere del Lavoro, conferita “al merito del lavoro” per la sua straordinaria carriera imprenditoriale. I decreti di nomina erano stati firmati dal capo dello Stato venerdì 30 maggio 2025, su proposta del ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, di concerto con il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Ieri la cerimonia di consegna delle insegne.

Moda e impresa, un’eccellenza italiana

La cerimonia al Quirinale ha visto premiati, oltre all’aretino Bertelli, anche altri protagonisti del mondo della moda e del lusso: Alfonso Dolce (Dolce & Gabbana), Leonardo Ferragamo (Lungarno Alberghi), Francesco Milleri (EssilorLuxottica) e Maria Giovanna Paone (Kiton). Tutti rappresentanti di un settore che continua a essere il simbolo dell’ingegno e della resilienza italiana.

Bertelli, con la sua storia e la sua visione, ne incarna lo spirito più autentico: quello di chi sa guardare oltre i confini del profitto, per trasformare l’impresa in un laboratorio di cultura, innovazione e bellezza.

Un riconoscimento che arriva in un momento simbolico: proprio nei giorni in cui il gruppo Prada annuncia ricavi record e il diciannovesimo trimestre consecutivo di crescita, il conferimento sancisce la solidità di un modello industriale che ha saputo conciliare audacia creativa e disciplina produttiva.

La responsabilità d’impresa non si esaurisce nell’aumento dei profitti”, ha ricordato Bertelli, riprendendo le parole di Mattarella e facendole proprie come sintesi di un percorso imprenditoriale che ha sempre intrecciato etica, territorio e visione globale.

L’ascesa di un modello italiano

Il titolo di Cavaliere del Lavoro suggella una filosofia che ha ridefinito le regole del lusso. Bertelli ha introdotto il concetto, oggi imitato in tutto il mondo, di controllo diretto dell’intera catena del valore: dalla materia prima alla distribuzione, fino al dialogo con il cliente finale. Un metodo che ha permesso a Prada di preservare l’autenticità dell’artigianalità italiana, dando al contempo vita a una macchina industriale di precisione.

Oggi il gruppo conta 26 stabilimenti (23 in Italia) e oltre 630 boutique dirette. Numeri che raccontano una strategia fondata su investimenti costanti e sulla convinzione che la qualità non sia mai negoziabile.

Un gruppo in crescita costante

Nel corso dei primi nove mesi del 2025, Prada ha superato la soglia dei 4 miliardi di euro di ricavi netti (+9% a cambi costanti), con un incremento del +7,3% nel solo terzo trimestre. La spinta arriva soprattutto dal canale retail, cresciuto del 9,3% a 3,6 miliardi di euro, e dal successo travolgente di Miu Miu, vera “locomotiva” del gruppo con un +41% nei nove mesi e un +29% nel terzo trimestre.

Parallelamente, il marchio Prada ha mostrato segnali di solida ripresa: dopo un lieve calo iniziale (-1,6%), il terzo trimestre ha ridotto il divario a un marginale -0,8%, preludio a un miglioramento atteso nel finale d’anno.

La visione e il radicamento territoriale

Nonostante la dimensione globale, Bertelli mantiene un forte legame con Arezzo, la sua terra d’origine. Qui, il Cavaliere del Lavoro ha dimostrato un mecenatismo attivo: dal milione di euro donato per il restauro della Pieve di Santa Maria, all’acquisto di Palazzo Carbonati, destinato a diventare un hotel di lusso, fino alla riqualificazione dell’area ex Lebole, in cui i lavori per il progetto di rigenerazione urbana sono iniziati nei giorni scorsi.

Gesti che testimoniano una visione dell’impresa come motore culturale e sociale, in linea con il messaggio espresso dal presidente Mattarella durante la cerimonia:

“La responsabilità dell’impresa non si esaurisce nell’aumento dei profitti. È un legame forte che unisce il progresso economico alla crescita civile di un Paese”.

Patrizio Bertelli: innovatore nel mondo del lusso
Nato ad Arezzo nel 1946, Patrizio Bertelli è il co-CEO del gruppo Prada, che include marchi come Miu Miu, Church’s, Car Shoe e Marchesi 1824. Dopo l’incontro con Miuccia Prada nel 1977, Bertelli ha rivoluzionato il modello di business dell’azienda, puntando sull’internalizzazione e sul controllo diretto della filiera produttiva. Oltre al suo impegno nel settore moda, è noto per la passione per la vela: nel 1997 ha fondato il team Luna Rossa, protagonista in competizioni internazionali come l’America’s Cup.