Nodo AV Medioetruria: l’analisi comparativa tra Rigutino e Creti

Il dibattito sulla localizzazione della stazione Alta Velocità Medioetruria continua a concentrarsi sul confronto tra le ipotesi di Rigutino e Creti. L’analisi tecnica che pubblichiamo, basata su flussi di domanda, accessibilità territoriale, integrazione infrastrutturale e sostenibilità economica, a cura del Comitato SAVA, evidenzia differenze strutturali significative tra le due soluzioni, con un chiaro vantaggio per l’ipotesi Rigutino.

Rigutino vs Creti Il dossier

Domanda potenziale e flussi passeggeri

Le stime elaborate su scenari realistici di esercizio, coerenti con lo studio RFI 2022–2023 che individua un massimo di 14–15 coppie di treni AV giornaliere, indicano per Rigutino un bacino annuo compreso tra 1,23 e 1,40 milioni di passeggeri. La soluzione Creti, a parità di scenario, si attesterebbe tra 630 mila e 1,28 milioni di passeggeri annui, con valori sistematicamente inferiori nello scenario considerato più realistico. In termini di domanda effettivamente intercettata, Rigutino garantirebbe quindi quasi il doppio degli utenti rispetto a Creti.

Accessibilità e tempi di percorrenza

Dal punto di vista dell’accessibilità multimodale, Rigutino presenta un vantaggio netto. La distanza dalla città di Arezzo è di circa 7 minuti, contro i 35 minuti necessari per raggiungere Creti, con un differenziale di 20 minuti a favore di Rigutino. Per Siena, Creti risulta più vicina di circa 10 minuti, ma il beneficio è limitato a una sola direttrice, mentre Rigutino garantisce un equilibrio migliore complessivo sui bacini Arezzo–Perugia–Valtiberina. Inoltre, gli interventi programmati sulla SR 71 ridurrebbero ulteriormente i tempi di accesso a Rigutino.

Integrazione con la rete ferroviaria

Un elemento tecnico dirimente riguarda l’integrazione ferro–ferro. Rigutino insiste direttamente sulla linea AV Direttissima Firenze–Roma, lungo un tratto che attraversa per circa 65 km la provincia di Arezzo, contro i soli 20 km della provincia di Siena. La soluzione Rigutino consentirebbe uno scambio diretto con la rete ferroviaria regionale, migliorando l’accessibilità per i pendolari e rispettando i principi di integrazione modale indicati anche dal Regolamento UE 2024/1679. Creti, al contrario, risulterebbe priva di uno scambio ferroviario efficace, configurandosi come nodo isolato.

Fattibilità operativa e confronto con altri modelli

Il paragone spesso richiamato con la stazione AV Mediopadana risulta tecnicamente improprio. Mediopadana è una stazione urbana, collocata a pochi chilometri da un centro di 170 mila abitanti e servita da una rete ferroviaria secondaria dedicata. Una stazione AV a Creti, distante dai principali poli urbani, non potrebbe replicare quel modello né sostenere ipotesi di 30 o più coppie di treni giornaliere, non previste dagli studi RFI.

Impatto economico e sostenibilità

L’analisi degli impatti economici indica che una stazione AV a Rigutino potrebbe generare fino a 450 milioni di euro di valore aggiunto per il territorio, a fronte di un costo di realizzazione stimato in 137 milioni di euro e tempi di attuazione pari a circa cinque anni. In un contesto segnato da criticità strutturali del sistema economico aretino, il nodo AV assumerebbe un ruolo strategico di riequilibrio territoriale.

Conclusioni tecniche

Sulla base dei dati disponibili, Rigutino emerge come la soluzione con maggiore domanda potenziale, migliore accessibilità, integrazione infrastrutturale coerente con la rete AV e maggiore sostenibilità economica complessiva. La localizzazione a Creti, pur offrendo un vantaggio marginale per Siena, comporterebbe il rischio di isolamento funzionale del nodo e una riduzione significativa dell’efficacia del progetto Medioetruria nel suo complesso.