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domenica | 10-08-2025

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“Il loro sacrificio non sia vano”. Cordoglio e impegno: dal ricordo di Gianni e Giulia l’appello a vietare il sorpasso dei tir nei tratti critici

Terranuova Bracciolini — Una straordinaria ondata di commozione ha attraversato ieri mattina piazza Prospero Prosperi, gremita da oltre tremila persone per il funerale di Gianni Trappolini e Giulia Santoni, i due operatori della Misericordia tragicamente deceduti insieme al paziente Franco Lovari nell’incidente sull’A1. Una partecipazione che parla di dolore, ma anche di una forza civile condivisa, pronta a ergersi in memoria di un impegno al servizio della comunità.

La celebrazione, officiata dal Vescovo di Arezzo Andrea Migliavacca con Mons. Franco Agostinelli, ha incluso un messaggio dal Papa sul «generoso impegno di quanti offrono la propria opera nei confronti dei fratelli bisognosi». Dalle parole di Mons. Migliavacca è arrivato un appello che ha scosso i presenti: «Torneremo sulla strada nonostante le difficoltà. Vogliamo raccogliere il testimone che Giulia e Gianni ci lasciano».

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha sottolineato la solidità del terzo settore: «Siamo una Toscana della solidarietà… oggi ha due supereroi… lasciare un segno per la comunità è il senso della propria vita».

A rappresentare il Governo, la viceministra Maria Teresa Bellucci ha accomunato tutti nella gratitudine: «Gianni e Giulia sono la parte migliore del Paese. Non erano su quell’ambulanza per caso, ma per scelta». La premier Giorgia Meloni, in un messaggio social, ha ribadito che «il volontariato è il volto dell’Italia migliore» e ringrazia «quella straordinaria rete di solidarietà che costruisce un Paese più giusto».

Reazione civile: volontari in prima linea, appello per la sicurezza

Nel cuore della commozione per la tragedia, è partita forte la richiesta di evitare che quanto successo possa nuovamente accadere. Il governatore della Misericordia di Terranuova, Patrizio Italiano, ha chiesto con fermezza «il divieto di sorpasso per i mezzi pesanti nei tratti più pericolosi dell’A1, tra Arezzo e Firenze», dichiarando che «il 4 agosto resterà per noi una ferita aperta».

Appello condiviso da Alberto Corsinovi, presidente delle Misericordie della Toscana: «Serve vietare il sorpasso dei tir nel punto dell’incidente». E rilanciato dallo stesso Giani: «No al sorpasso dei tir in quel tratto di autostrada».

Quando la memoria diventa impegno

Tra palloncini bianchi che si alzavano in cielo, un lungo applauso, l’abbraccio dei volontari ai feretri, lacrime e commozione, a Terranuova c’è stata la dimostrazione che il dolore può diventare impegno. Potrà bastare un divieto di sorpasso per evitare simili tragedie? Nessuno può dirlo, ma è già un passo importante che si apra un dibattito serio sulla sicurezza di tutti e in particolare di chi opera in prima linea per il bene comune.

La tragedia del 4 agosto e l’aggressione subita ieri dai volontari della Misericordia di Castelfranco a San Giovanni Valdarno, proprio nel giorno del lutto, non fanno altro che ricordarci che la sicurezza, il rispetto delle regole e la tutela di chi serve la comunità, devono partire dal comportamento di ciascuno di noi.

Il sacrificio di Gianni e Giulia arriva come un monito potente alle nostre coscienze: trasformare la loro perdita in un impegno concreto e collettivo. Sta a chi resta raccogliere il testimone e mettere in campo ogni azione possibile per proteggere la vita di chi, ogni giorno, mette la propria al servizio degli altri.