I toscani hanno rotto le palle

Una frase pronunciata con leggerezza, o forse con intento ironico, da parte del vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ha scatenato una vera e propria bufera politica. Durante un incontro pubblico con il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, Salvini ha dichiarato: “I toscani hanno rotto le palle”. Il riferimento sarebbe nato da una discussione sul confronto tra i vini Montepulciano d’Abruzzo e Nobile di Montepulciano, ma le reazioni non si sono fatte attendere.
La miccia è esplosa a Roma, durante un incontro istituzionale tra il vicepremier Matteo Salvini e il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. Nel corso di uno scambio informale – ma non per questo privo di conseguenze – Salvini si sarebbe lasciato andare a una frase che ha fatto rapidamente il giro dei media e infiammato il dibattito politico. Il contesto era apparentemente leggero: una discussione tra i due su quale fosse il vino migliore tra il Montepulciano d’Abruzzo e il Nobile di Montepulciano. Marsilio ha sostenuto che il vino abruzzese sia più conosciuto e apprezzato a livello internazionale rispetto a quello toscano. Salvini, dapprima ha annuito con un “bene”, poi – secondo quanto riportato da diverse fonti – avrebbe aggiunto, con tono ironico ma inequivocabile: “Perché i toscani hanno rotto le p….”
Un’espressione colorita, rivolta ai cittadini del cosiddetto “Granducato”, che il segretario della Lega avrebbe pronunciato sorridendo, ma che ha immediatamente suscitato reazioni indignate da esponenti istituzionali, forze politiche e comitati civici della Toscana. In molti hanno giudicato l’uscita offensiva, inopportuna e indegna del ruolo istituzionale ricoperto. Tante reazioni sui social, ma non solo, anche istituzionali. Salvini, travolto dalle critiche, ha successivamente cercato di smorzare i toni parlando di una semplice battuta. Ma ormai la frase ha innescato un caso politico e istituzionale destinato a far discutere ancora a lungo.
Giani: “Parole inopportune, prive di senso istituzionale”
Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha bollato la frase come “inopportuna e priva di senso istituzionale”, aggiungendo: “Mi sembra che i cittadini possano farsi un’opinione da soli della mancanza di opportunità e rispetto. Quando si scherza, lo si fa su temi adatti. Ma detto così, lascia solo l’amaro in bocca”. Sulla polemica vinicola, Giani ha poi evitato confronti diretti, sottolineando come il Nobile di Montepulciano sia “un simbolo di tradizione, qualità e passione, riconosciuto a livello internazionale e frutto di un territorio unico”.
Saccardi: “Non fa ridere. Si occupi di trasporti, su cui ha molto da fare”
Durissima anche la reazione della vicepresidente della Regione e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi, che ha dichiarato: “Salvini dovrebbe portare rispetto a una regione i cui vini sono tra i migliori al mondo. Se vuole scherzare, lo faccia con competenza: anche come battutista lascia a desiderare”. Poi l’affondo politico: “Si occupi piuttosto delle sue competenze, come le infrastrutture e i trasporti, settori dove ha ancora tanto da lavorare”.
Spinelli: “Non capisce la Toscana, è lontano dalla nostra cultura”
L’assessora Serena Spinelli ha attaccato frontalmente il ministro: “Ce l’ha con i toscani perché non ci capisce. I suoi messaggi sono anni luce lontani dalla cultura civica, democratica e solidale della nostra regione”. Spinelli ha pubblicato anche un’immagine simbolica sui social: una nave di soccorso migranti accolta in Toscana. E ha concluso: “Aspetto di sentire la Lega Toscana, ma sento già il rumore di chi si arrampica sugli specchi”.
Durissimo il commento del senatore Dario Parrini (PD), che ha definito le dichiarazioni “vergognose e indegne di un ministro”:
“Spero che Salvini abbia almeno il buon gusto di chiedere immediatamente scusa a tutte le toscane e i toscani. È un vicepremier che insulta sguaiatamente quasi quattro milioni di cittadini. Poche persone disonorano le istituzioni come fa, quasi ogni giorno, Matteo Salvini. Come minimo lui o qualche suo rappresentante locale dovrebbero scusarsi senza indugio”.
Anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, è intervenuto con il consueto sarcasmo, sottolineando quella che considera una mancanza di coerenza da parte del ministro delle Infrastrutture:
“Dice Salvini che i toscani hanno rotto. Può anche darsi, per carità. Sono i soliti pensieri raffinati e profondi di un uomo che una volta cantava ‘Senti che puzza, scappano anche i cani, stanno arrivando i napoletani’ e poi è andato a chiedere i voti in Campania. Ma se anche i toscani avessero rotto… cosa? La vera domanda è: cosa ha rotto Salvini, invece, in qualità di ministro? A parte il pantografo, intendo”.
La replica di Salvini: “Era solo una battuta, fatevi una risata”
Travolto dalle critiche, Matteo Salvini ha risposto cercando di sdrammatizzare:
“A Marsilio ho raccontato che scherzo sempre con la mia fidanzata sul fatto che ormai sono quasi toscano, perché mangio e bevo toscano tutti i giorni… fra un po’ mi verrà anche l’accento fiorentino. È incredibile che a sinistra si attacchino a tutto pur di fare polemica. Su, fatevi una risata ogni tanto!”.
Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, si è affrettato a spiegare:
“L’incontro istituzionale che il ministro Salvini mi ha concesso era dedicato alla programmazione relativa alle infrastrutture regionali. Prima dell’avvio dei lavori, come solitamente accade, l’ufficio stampa della Regione ha effettuato il cosiddetto ‘giro tavolo’, per garantire alle emittenti televisive adeguata copertura di immagini per i servizi successivi. Purtroppo ieri le immagini, per un errore tecnico, non sono state inviate mute, come solitamente accade, ma così come registrate. Sono stati così divulgati momenti di cordialità che ho avuto con il ministro Salvini, nel corso dei quali l’ho invitato a valorizzare maggiormente il Montepulciano d’Abruzzo“. “La battuta di risposta del ministro – spiega ancora Marsilio – è quella che poi è stata estrapolata dal contesto e utilizzata per biechi attacchi politici. Mi scuso con il ministro per la grave gaffe commessa dai miei collaboratori, colpevoli di un errore inopportuno. Oltretutto, le immagini di copertura non ricostruiscono interamente quella che era una semplice chiacchierata“.
Tuttavia, la frase continua a suscitare reazioni da più parti, tra chi chiede scuse ufficiali e chi sottolinea la necessità di rispetto da parte di chi ricopre incarichi istituzionali. In Toscana, il malumore resta diffuso, e il caso sembra destinato a far discutere ancora.
Comitato SAVA: “Parole da bar, chieda scusa a tutta la Toscana”
Anche il Comitato SAVA (Stazione AV Arezzo) è intervenuto, stigmatizzando duramente l’uscita del ministro. “Una figura istituzionale di tale rilievo non può permettersi affermazioni da bar. Salvini chieda scusa a tutti noi”. Il comitato ha ricordato il lungo impegno civico dei cittadini toscani per ottenere infrastrutture e servizi adeguati, e ha respinto ogni lettura ironica: “Non si tratta di permalosità. È una questione di dignità. La Toscana merita rispetto”.