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venerdì | 26-12-2025

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Diario di Bordo

Eventi, centro storico e servizi, Foiano cambia passo. Jacopo Franci: “Città della cultura, il Carnevale resta il nostro motore. E nel 2026 riapre il teatro”

Nella redazione di Arezzo 24 il sindaco di Foiano della Chiana, Jacopo Franci, per un bilancio sull’anno che sta per concludersi e uno sguardo ai progetti che attendono la comunità nel prossimo futuro. Un’amministrazione giovane, una visione chiara e un centro storico al centro delle politiche di rilancio culturale e sociale.

Sindaco, grazie di essere con noi. Foiano è sempre stata conosciuta come la città del Carnevale, ma oggi si parla sempre più spesso di eventi culturali e iniziative di livello regionale e nazionale.

«Sì, Foiano deve rimanere nota per il suo Carnevale: è il nostro volàno turistico e culturale. Allo stesso tempo, con una giunta giovane e volenterosa, stiamo provando a proporre nuovi stimoli e una stagione che duri tutto l’anno. Da soli non potremmo farcela, ma troviamo il supporto concreto di tanti cittadini e commercianti».

Il ricordo del Foiano Book Festival, del Premio Giornalistico nazionale, del passaggio del Giro d’Italia e della Mille Miglia è ancora molto vivo. Come fa Foiano a permettersi appuntamenti di così alto livello?

«Con tanto lavoro, pancia a terra, giorno dopo giorno, coinvolgendo tutti gli assessorati. Non dobbiamo porci limiti: le cose stanno funzionando. Da qualche anno vogliamo lanciare Foiano come paese della cultura. Eventi come la Mille Miglia e il Giro d’Italia non arrivano per caso: qualcuno ha visto quello che stiamo facendo. La locomotiva non deve fermarsi e le risposte stanno arrivando».

Ora lo sguardo è puntato sul momento clou del Carnevale, tra febbraio e marzo. A che punto sono i cantieri?

«Stanno lavorando alacremente da mesi. Quest’anno avremo cinque domeniche di sfilate e tanti eventi collaterali. Grazie all’associazione del Carnevale e alle associazioni dei cantieri, l’evento è diventato di livello nazionale. Inoltre stiamo lavorando, insieme agli altri Carnevali storici, alla candidatura del Carnevale come patrimonio immateriale UNESCO. È una sfida ambiziosa, ma anche questa è un’occasione per farci conoscere in tutta Italia e nel mondo».

Tutto questo avviene senza uno dei luoghi simbolo della cultura cittadina: il teatro. A che punto sono i lavori?

«Nel 2026 riapriremo il Teatro Garibaldi, il cuore pulsante della vita culturale foianese. Tra l’estate e l’autunno, indicativamente a settembre, contiamo di restituirlo alla città. Potrà ospitare eventi importanti come il Book Festival e il Premio Giornalistico. Io appartengo a una generazione che il teatro l’ha vissuto poco: vorrei che i nostri figli potessero rivivere ciò che hanno vissuto i nostri genitori. La riqualificazione del centro storico passa anche da qui».

Nel centro storico ha trovato spazio anche la Casa della Cultura e nel periodo natalizio i commercianti sono stati protagonisti di numerose iniziative.

«I commercianti di prossimità sono dei veri eroi. Fare commercio oggi è difficile. Quest’anno si sono messi insieme e abbiamo vissuto un Natale bellissimo, con strutture ricettive esaurite e una presenza turistica significativa. L’evento “Attimi di Natale”, alla sua prima edizione, è stato un successo, soprattutto per famiglie e bambini».

Sul fronte sanitario, grande attenzione all’Ospedale di Comunità.

«I tempi stanno cambiando e c’è bisogno di rafforzare i servizi sociali e sanitari. Stiamo lavorando con la ASL Toscana Sud Est, in dialogo con l’ospedale della Fratta e con le Case di Comunità di Castiglion Fiorentino e Camucia. La Regione ha investito oltre 3 milioni di euro, grazie al PNRR, per il raddoppio dell’Ospedale di Comunità. Inoltre aumenteremo i posti per non autosufficienti nella nostra RSA: un servizio fondamentale per una popolazione che invecchia».

Uno sguardo alla frazione di Pozzo: quali i progetti principali?

«Il più immediato è l’apertura di un ambulatorio medico con i medici di famiglia. Abbiamo inoltre in progetto la palestra scolastica di Pozzo, che sarà a disposizione anche delle associazioni».

Cultura e sociale restano centrali nell’azione amministrativa.

«Foiano, per tradizione, non ha mai lasciato indietro nessuno. Cambiano i cittadini e le esigenze e dobbiamo essere bravi ad allineare politiche e progetti. Un obiettivo importante è il polo scolastico 0-6, un investimento da 7 milioni di euro che riunirà i bambini in un centro polifunzionale moderno».

Anche i servizi sociali sono in primo piano.

«Le povertà aumentano e il ceto medio si impoverisce. Dobbiamo sostenere molte fasce di popolazione: dai rimborsi per i centri estivi, che coinvolgono centinaia di bambini, ai sostegni per ragazzi con bisogni specifici, fino agli aiuti per chi vuole praticare sport come nuoto, calcio e danza».

Come è stata accolta l’elezione di Roberta Casini e Filippo Boni in Regione?

«Molto bene. Siamo contenti per Roberta Casini, che da sindaca di un piccolo centro come Lucignano è arrivata in Consiglio regionale con merito. Avere un consigliere della Valdichiana è fondamentale. Con Casini e Boni abbiamo un ottimo rapporto e li abbiamo sostenuti entrambi. La Regione è un interlocutore chiave per bandi e contributi: a Boni facciamo i nostri migliori auguri di buon lavoro e un grazie Vincenzo Ceccarelli per il gran lavoro svolto in questi anni».

Ospedale della Fratta: quali le richieste dei sindaci della Valdichiana?

«Le richieste sono condivise da tutti i sindaci: sappiamo che non possiamo avere tutto, ma chiediamo un pronto soccorso efficiente, servizi specialistici qualificati e un buon collegamento con il territorio. I cittadini hanno bisogno di risposte rapide e di qualità».

Tra i personaggi ospitati a Foiano, da Enrico Mentana a Don Luigi Ciotti e tanti altri, ce n’è uno che le è rimasto particolarmente nel cuore?

«Ce ne sono tanti. Posso dire che più una persona è grande, più è umile. Ognuno di loro ci ha lasciato qualcosa. L’obiettivo è continuare a essere ospitali e apprezzati».

Un augurio finale ai foianesi e ai cittadini della Valdichiana.

«Viviamo tempi difficili e spesso, accendendo la televisione, viene il magone. L’augurio è di stare insieme e che il 2026 sia un anno di speranza e di soddisfazioni personali per tutti i foianesi e per i cittadini della Valdichiana».

Auguri e grazie, sindaco.

«Grazie a voi e complimenti alla redazione: fate un grande lavoro».