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giovedì | 11-12-2025

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Diario di Bordo

Ceccarelli e Tenti, Comanducci e Agnelli: le coalizioni si muovono per il dopo Ghinelli

Con l’avvicinarsi della conclusione dell’esperienza amministrativa di Alessandro Ghinelli, la politica aretina entra in una fase di transizione delicata, segnata da interlocuzioni in corso, equilibri da ridefinire e candidature ancora in movimento. Le prossime elezioni comunali non sono lontane e, mentre nessuno scopre del tutto le proprie carte, le principali coalizioni iniziano lentamente a delineare perimetri e strategie, in un contesto ancora fluido e in parte nebuloso. Proprio per questo, Arezzo24 ha scelto consapevolmente di non inseguire il “sentito dire”, evitando il rimbalzo di nomi che durano lo spazio di un giorno, spesso lanciati più per “vedere l’effetto che fa” che per reale consistenza politica. L’analisi si fonda e continuerà a fondarsi su fonti ufficiali, prese di posizione pubbliche e colloqui diretti con esponenti di partito, con l’obiettivo di offrire ai lettori un quadro il più possibile solido, verificato e comprensibile. Fatta questa premessa, è possibile restringere il campo, sui due fronti principali, a quattro ipotesi di candidatura (due per schieramento): nomi che, allo stato attuale, presentano elementi concreti di credibilità politica, reali possibilità di sostegno da parte delle coalizioni e hanno dato, con diverse sfumature e distinguo, disponibilità alla discesa in campo.

Centrodestra: Comanducci chiede unità, Agnelli resta un nome che convince

Sul fronte del centrodestra, il confronto procede a vari livelli, ma senza una sintesi definitiva. Nel recente vertice con Fratelli d’Italia, Marcello Comanducci, ex assessore di punta della prima Giunta Ghinelli, ha messo sul tavolo la propria disponibilità, chiedendo però un passaggio politico chiaro: progetto civico e tutte le forze di coalizione compatte nel sostegno al suo nome.

Una richiesta esplicita, che mira a evitare divisioni interne e candidature alternative che potrebbero indebolire lo schieramento già al primo turno. Comanducci viene considerato figura esperta e conosciuta, con un profilo amministrativo solido e una lunga militanza nel centrodestra cittadino.

In una nota unitaria diffusa nella giornata odierna da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Ora, Noi Moderati, la conferma che Comanducci, con l’altro ex assessore Gamurrini, sono della partita: nel percorso di un un centrodestra radicato e plurale, “viene valorizzato il ruolo di Marcello Comanducci e Gianfrancesco Gamurrini, tra i protagonisti della vittoria elettorale del 2015 e della prima amministrazione Ghinelli. Da quella stagione amministrativa il centrodestra intende ripartire, facendo leva sulle competenze e sulle relazioni costruite nel tempo e proseguendo un lavoro di ricomposizione politica considerato indispensabile per rafforzare la coesione della coalizione“.

Resta però sullo sfondo – e non solo come suggestione, ad Arezzo se ne parla eccome – una figura che gode di forte considerazione all’interno di una fetta del centrodestra: Mario Agnelli, attuale sindaco di Castiglion Fiorentino. Per molti rappresentanti della coalizione, Agnelli rappresenterebbe una candidatura capace di rilanciare Arezzo, portando in dote un’esperienza amministrativa riconosciuta e una leadership considerata efficace oltre i confini del proprio Comune.

Vorrà recitare un ruolo importante anche nella prossima legislatura, l’attuale vice sindaco Lucia Tanti, che si propone come figura di esperienza, continuità e riferimento politico.

Centrosinistra: Ceccarelli e Tenti i nomi concreti, Donati interlocutore inevitabile

Nel centrosinistra, il quadro appare articolato ma non privo di punti fermi. I due nomi che, ad oggi, risultano concreti e disponibili ad una candidatura sono quelli di Vincenzo Ceccarelli e Stefano Tenti, entrambi considerati figure in grado di rappresentare una proposta politica strutturata e riconoscibile.

Resta centrale la posizione di Marco Donati, che sarà certamente della partita, se non vero e proprio ago della bilancia. Una presenza che il centrosinistra dovrà necessariamente considerare, perché Donati rappresenta un’area politica e civica con la quale ogni progetto di coalizione dovrà fare i conti, sia in termini numerici, sia di proposta programmatica.

Pare fondamentale la costruzione di una coalizione solida, oltre alla scelta del candidato: l’obiettivo dichiarato, anche in questo caso, è evitare frammentazioni e presentarsi con un progetto unitario e competitivo.

Una partita tutta da giocare

Il quadro che emerge ad oggi è quello di una città politicamente in movimento, dove nulla è ancora scritto. Il centrosinistra è chiamato a trovare un equilibrio tra candidature disponibili e alleanze indispensabili; il centrodestra deve decidere se puntare su una figura interna e identitaria o su un profilo capace di allargare ulteriormente il consenso.

Dopo Ghinelli, Arezzo entra così in una fase nuova, senza eredi designati e con una competizione che si giocherà tanto sui nomi, quanto sulla capacità di tenere insieme coalizioni credibili e di offrire una visione convincente per il futuro della città.

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