Alta Velocità: Medioetruria verso Rigutino, Perugia dice no all’ipotesi Creti

Dopo l’accordo Giani-Proietti sulla soluzione aretina, arriva un’altra spinta per la realizzazione della Stazione Alta Velocitò a Rigutino: il Consiglio comunale di Perugia boccia l’ordine del giorno dell’opposizione.
Perugia, 27 maggio 2025 – Si fa sempre più concreta la scelta di Rigutino come sede della futura stazione ad Alta Velocità “Medioetruria”, o comunque anche in Umbria se ne riconosce la migliore collocazione. Vi abbiamo ampiamente riferito del sopralluogo congiunto del 17 maggio a Creti dei governatori Eugenio Giani e Stefania Proietti, che hanno raggiunto un accordo di massima sulla localizzazione aretina, ritenuta la più adatta per favorire l’interscambio con la linea storica e rispondere meglio alle esigenze di connettività del territorio.
Il presidente Giani ha successivamente confermato, a margine del convegno aretino sulla transizione ecologica, che Rigutino rappresenta la soluzione più logica dal punto di vista infrastrutturale, sottolineando come la vicinanza alla rete ferroviaria già esistente abbia pesato nella decisione.
Push importante e favorevole a Rigutino è arrivato ieri dal Consiglio comunale di Perugia, che si è espresso sull’ordine del giorno presentato dai capigruppo di opposizione che chiedevano all’Amministrazione comunale di sostenere, presso la Regione Umbria, l’ipotesi alternativa di Creti. La proposta è stata respinta con 18 voti contrari e 10 favorevoli.
Durante il dibattito, l’assessore regionale ai Trasporti Pierluigi Vossi ha sollevato una domanda provocatoria:
“Perché non è mai stato sperimentato il Frecciarossa su una direttrice interna che ha in Perugia un riferimento strategico, invece di pensare a costruire da zero una stazione in mezzo al nulla come Creti, nel cuore di un territorio naturalisticamente protetto?”
Vossi ha poi sottolineato come la priorità della Regione sia quella di potenziare l’accesso ai servizi AV esistenti, ad esempio intensificando le fermate del Frecciarossa a Perugia, piuttosto che inseguire nuovi progetti dispendiosi e di dubbia efficacia.
Con la posizione condivisa tra Toscana e Umbria e il chiaro orientamento degli enti, Rigutino si conferma la scelta più concreta e vicina alla realizzazione, mentre l’ipotesi Creti sembra destinata a restare sullo sfondo. Non resta che “marciare su Roma” con una proposta congiunta e condivisa.