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Violenza di genere Arezzo: più richieste d’aiuto, fenomeno strutturale e forte impatto sui minori
Arezzo – In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’associazione Pronto Donna diffonde i dati 2024 del Centro Antiviolenza, unico riferimento per l’intera provincia di Arezzo. Numeri che raccontano un fenomeno costante e strutturale, non un’emergenza improvvisa.
Nel corso dell’ultimo anno 435 donne hanno chiesto aiuto al CAV, e 323 di loro (74%) lo hanno fatto per la prima volta. La violenza riguarda tutte le fasce d’età: le più numerose sono tra i 40 e i 49 anni (26%) e tra i 30 e i 39 anni (25%), ma non mancano giovani, donne mature e anche over 70. La maggior parte delle donne accolte è italiana (65,5%).
Il dato più preoccupante riguarda il contesto in cui la violenza nasce: quasi la metà delle donne subisce maltrattamenti dal partner attuale (48,28%), percentuale che sale al 71,95% considerando anche gli ex. Grave anche l’impatto sui bambini: 495 tra figli e figlie coinvolti, l’80% minori, spesso testimoni diretti delle violenze.
Per quanto riguarda le forme di maltrattamento, la violenza psicologica è quella più diffusa (49,43%), seguita dalla fisica (40,23%), dalla violenza economica (12,64%) e dallo stalking (8,97%). Il 30% delle donne non ha stabilità economica, elemento che spesso ostacola l’autonomia e l’uscita dalla relazione abusiva.
Il percorso di protezione coinvolge una forte rete territoriale: il 74,71% delle donne è in contatto anche con altri servizi, mentre quasi la metà arriva al CAV senza aver sporto denuncia (48,51%), segno che la denuncia non è il punto di partenza ma, spesso, un punto di arrivo. Solo il 6,17% ritira la denuncia, a dimostrazione che un supporto solido permette di non restare sole nel percorso.
Nel 2024 Pronto Donna ha gestito 1 Casa Rifugio e 3 Case di Seconda Accoglienza. In Casa Rifugio sono state accolte 8 donne (età media 52 anni), in parte con figli piccoli. Nessuna è potuta rientrare in sicurezza nella propria abitazione: tre hanno proseguito il percorso in seconda accoglienza, due hanno raggiunto autonomia parziale e una ha interrotto il percorso. Nelle strutture di seconda accoglienza sono state ospitate 6 donne (età media 44 anni), due con figli minori.
«La violenza contro le donne è un problema di tutti», sottolinea la presidente Ursula Armstrong, ricordando l’importanza della comunità e della scuola nella prevenzione. La direttrice Elisa Serafini ribadisce: «La violenza non è un raptus, ma un sistema di controllo che si ripete e si radica nel tempo».
📌 Le richieste di aiuto
Nel 2024 il CAV Pronto Donna ha registrato:
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435 donne accolte
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323 alla prima richiesta di aiuto (74,25%)
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Supporto garantito tramite:
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Sede centrale (lun–ven, 9:00–13:00 / 15:00–18:00)
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Punto d’ascolto Foiano della Chiana (lunedì, 15:00–18:00)
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📌 Chi subisce violenza
La violenza colpisce in modo trasversale le fasce d’età:
| Fascia d’età | Percentuale |
|---|---|
| 40–49 anni | ~26% |
| 30–39 anni | ~25% |
| 50–59 anni | 16,09% |
| 18–29 anni | 15,63% |
| 60–69 anni | 5,75% |
| Over 70 | 5,52% |
| Minori | 0,69% |
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65,52% delle donne sono italiane
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48,28% subisce violenza dal partner attuale
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71,95% se si includono anche gli ex compagni
Un dato particolarmente rilevante riguarda i figli:
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495 figli e figlie coinvolti
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80% minori, testimoni o vittime dirette della violenza
📌 Le forme di violenza
In tutte le situazioni è presente violenza psicologica. Le principali manifestazioni rilevate sono:
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49,43% – violenza psicologica
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40,23% – violenza fisica
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12,64% – violenza economica
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8,97% – stalking
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3,91% – violenza sessuale
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2,07% – mobbing
📌 Le condizioni economiche e la durata della violenza
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30% delle donne non ha stabilità economica
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12,64% si rivolge al CAV per violenza economica
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Solo il 4,37% chiede aiuto dopo un singolo episodio, confermando che la violenza è un fenomeno continuativo e radicato, non un raptus improvviso.
📌 Il percorso di uscita della violenza: il ruolo della rete
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74,71% delle donne è stato preso in carico anche da altri servizi (Forze dell’Ordine, Servizi Sociali, Servizi Sanitari, ecc.)
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48,51% arriva al CAV senza aver sporto denuncia
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La denuncia è un punto di arrivo, non una precondizione per il supporto.
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Solo il 6,17% ritira la denuncia, segno che un sistema di protezione solido incoraggia la continuità del percorso.
📌 Il sistema dell’accoglienza
Nel 2024 Pronto Donna ha operato con:
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1 Casa Rifugio (indirizzo segreto per nuclei a rischio vita)
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2 Case di Seconda Accoglienza
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1 Casa di Seconda Accoglienza afferente al programma provinciale antiviolenza
Dati Casa Rifugio
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8 donne accolte
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50% italiane – 50% straniere
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età media: 52,3 anni
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25% con figli minori (3 bambini da 1,5 mesi a 7 anni)
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Esiti:
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0 rientri sicuri nella propria abitazione
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3 donne trasferite in seconda accoglienza
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2 donne raggiungono autonomia parziale
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1 donna abbandona e si affida ai familiari
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Dati Case di Seconda Accoglienza
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6 donne accolte
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33,3% italiane – 66,7% straniere
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età tra 31 e 67 anni (media 44,7)
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2 con figli minori
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Esiti per le 5 donne che hanno concluso il percorso:
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1 rientro sicuro nella propria abitazione
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1 nuova abitazione autonoma
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1 autonomia parziale tramite rete amicale/lavorativa
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1 trasferimento in cohousing
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1 ritorno dal maltrattante
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