Cronaca
Tragedia sull’Apecchiese: muore a 41 anni motociclista aretino

Un’altra tragedia sulle strade.
Un motociclista di 41 anni, Alfredo Venturi, residente a Capolona (Arezzo), ha perso la vita nella tarda mattinata di sabato 11 ottobre in un incidente lungo la strada statale 257 Apecchiese, nel territorio del Comune di Piobbico, nelle Marche.
L’uomo viaggiava in sella alla sua Kawasaki Z900 insieme a un gruppo di amici motociclisti, quando — intorno alle 12.30, poco prima di Rio Vitoschio, in direzione di Apecchio — si è scontrato con una Volkswagen Golf che proveniva dal senso opposto.
L’impatto è stato violentissimo: la moto è finita a diversi metri di distanza e per Alfredo non c’è stato nulla da fare. I soccorsi, giunti in pochi minuti con i mezzi del 118 e le squadre di Apecchio Soccorso, hanno potuto solo constatarne il decesso. L’eliambulanza Icaro, allertata da Torrette, non è nemmeno partita.
La dinamica ancora al vaglio dei carabinieri
Le cause dell’incidente sono al momento al vaglio delle forze dell’ordine.
Sul posto sono intervenute le pattuglie dei carabinieri e il personale Anas, impegnato nella gestione della viabilità e nel ripristino della circolazione, rimasta interrotta per circa tre ore.
Illesi i passeggeri dell’auto, una famiglia con due bambini.
Il tratto dell’Apecchiese dove è avvenuto lo scontro — all’altezza del km 33,350, in località Sassorotto — è molto suggestivo, incastonato tra le rocce ai piedi del Monte Nerone, ma anche estremamente insidioso: curve strette, carreggiata ridotta e un manto stradale che, in diversi punti, tradisce facilmente l’equilibrio dei mezzi a due ruote.
Una gita tra amici finita in tragedia
Venturi stava percorrendo la statale insieme a tre amici, approfittando della giornata di sole per un’uscita autunnale sulle due ruote.
Sono stati proprio loro i primi a soccorrerlo, rendendosi subito conto della gravità della situazione.
Appassionato di moto e molto conosciuto nel suo paese, Alfredo Venturi era nato ad Arezzo nel 1984.
Quella che doveva essere una semplice gita si è trasformata in una tragedia su una delle strade più amate — ma anche più pericolose — dai motociclisti toscani e marchigiani, la stessa dove negli ultimi mesi si sono già verificati altri incidenti gravi.
La salma a Urbino
Dopo i rilievi di legge, la salma di Alfredo Venturi è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Urbino, a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti medico-legali.
L’Apecchiese, teatro di tante escursioni e viaggi in moto tra Acqualagna e Città di Castello, è ancora una volta segnata da una croce bianca.
Una strada amata per il suo paesaggio, ma che continua a ricordare quanto fragile sia la passione per le due ruote, quando incontra la durezza dell’asfalto.
Foto da Corriere Adriatico