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mercoledì | 17-09-2025

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Cronaca

Sui social foto e video con la pistola, in casa coltelli e bancomat rubati: nei guai giovane aretino

Arezzo – La Polizia di Stato ha portato a termine, la scorsa settimana, una vasta operazione di polizia giudiziaria su tutto il territorio nazionale, coordinata dal Servizio Centrale Operativo e condotta dalle Squadre Mobili delle diverse province. L’attività ha avuto come obiettivo gruppi e singoli giovani ritenuti responsabili di reati contro la persona, il patrimonio, in materia di droga e armi, oltre a condotte illecite legate a discriminazione e odio.

Anche Arezzo è stata interessata dall’operazione. Oltre cinquanta ragazzi sono stati identificati durante i controlli mirati nei principali luoghi di aggregazione del centro e nelle aree vicine alla stazione, con particolare attenzione a esercizi commerciali e spazi noti come punto di ritrovo giovanile.

Nel corso dell’attività è stato denunciato un minorenne per ricettazione: sul suo profilo Instagram aveva pubblicato foto e video che lo ritraevano con una pistola in mano. La perquisizione eseguita dalla Squadra Mobile nella sua abitazione ha portato al sequestro di due pistole giocattolo soft-air senza tappo rosso, coltelli a serramanico e numerosi documenti d’identità, carte bancomat e codici fiscali intestati ad altre persone, alcuni dei quali risultati rubati.

Un secondo episodio ha riguardato un ventenne tunisino, già noto alle forze dell’ordine per una condanna a oltre due anni di reclusione per rapine in concorso. Monitorando i suoi profili social, la Polizia ha individuato contenuti che inneggiavano alla violenza, a reati predatori e allo scontro con le forze dell’ordine. A seguito delle indagini, i canali sono stati oscurati su richiesta della Procura di Arezzo e il giovane è stato denunciato per istigazione a delinquere.

Il ragazzo, in passato coinvolto in un’inchiesta della Procura dei minorenni di Firenze come promotore di una banda dedita a furti e rapine nel centro storico, manteneva ancora oggi un seguito rilevante sui social, con il rischio concreto di emulazione da parte dei suoi coetanei.

L’operazione conferma l’impegno costante della Polizia di Stato non solo sul territorio, ma anche online, per contrastare i fenomeni di criminalità e devianza giovanile e prevenire la diffusione di modelli pericolosi tra i più giovani.