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lunedì | 05-05-2025

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Stalking, minacce e violenze nei confronti della vicina disabile: arrestato un uomo ad Arezzo

La Polizia di Stato ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo accusato di atti persecutori (stalking), lesioni personali, minacce aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Il provvedimento, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Arezzo su richiesta della locale Procura della Repubblica, è stato eseguito la scorsa settimana dagli agenti della Squadra Mobile.

L’indagine ha preso avvio dalla denuncia presentata da una condomina dell’indagato, una donna con disabilità, vittima di una lunga serie di condotte violente, ingiuriose e minacciose da parte del vicino di casa. Le persecuzioni, protrattesi nel tempo, avevano generato nella donna uno stato costante di ansia e paura, tanto da costringerla ad assumere farmaci e modificare radicalmente la propria vita quotidiana, uscendo di casa solo se accompagnata da altri condomini, per timore di essere aggredita.

Durante l’attività investigativa, gli agenti della Squadra Mobile hanno documentato numerosi episodi attraverso materiali audio, video e fotografici. In diverse occasioni, l’uomo minacciava la vittima all’interno del condominio o davanti alla sua porta di casa, provocando rumori molesti colpendo i muri confinanti e urlando insulti e intimidazioni, anche nel cuore della notte.

In varie circostanze, la donna è stata costretta a contattare il numero di emergenza 112. Le pattuglie della Polizia sono intervenute più volte per interrompere le condotte persecutorie. In almeno alcune di queste occasioni, l’uomo ha opposto resistenza anche agli agenti, minacciandoli e utilizzando armi improprie, come coltelli o cocci di bottiglia, causando lesioni ai poliziotti intervenuti per riportare la calma.

A seguito dell’attivazione del cosiddetto “codice rosso”, la Procura ha richiesto l’applicazione della misura cautelare più severa. L’uomo è stato raggiunto nel proprio appartamento dagli uomini della Squadra Mobile e, dopo la notifica del provvedimento e il completamento delle procedure di rito, è stato condotto presso il carcere di Arezzo.

La comunicazione avviene nel rispetto dei diritti della persona indagata, da considerarsi presunta innocente fino a sentenza definitiva, e nel pieno rispetto del diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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