Processo Mugnai, verità a confronto

Ieri nuova udienza del processo in Corte d’Assise ad Arezzo per l’omicidio di Gezim Dodoli, avvenuto il 5 gennaio 2023 a San Polo. Sandro Mugnai, artigiano 54enne, è accusato di aver sparato otto colpi con una carabina da caccia, uccidendo il vicino che, secondo la sua versione, stava distruggendo la sua abitazione con una ruspa.
Durante l’udienza del 20 maggio 2025, i Carabinieri del RIS di Roma hanno presentato le loro conclusioni: otto bossoli ritrovati, con i primi due colpi esplosi prima della chiamata al 112, mentre Dodoli era di spalle, intento a danneggiare le auto nel cortile. La parte civile sostiene che in quel momento non vi fosse un pericolo immediato per la vita di Mugnai o dei suoi familiari.
La difesa, rappresentata dall’avvocato Marzia Lelli, contesta questa ricostruzione, sottolineando che i bossoli potrebbero non essere tutti riconducibili all’evento e ribadendo che l’azione di Dodoli rappresentava una minaccia concreta e immediata per l’incolumità della famiglia.
Mugnai, presente in aula, ha espresso frustrazione per la risposta tardiva delle autorità, affermando: “Ci hanno risposto da Roma; se avessero risposto da Arezzo, forse sarebbero arrivati prima”. Rischia fino a 21 anni di carcere per omicidio volontario.
Il processo prosegue, con le due versioni dei fatti ancora in contrasto e la Corte chiamata a valutare se si sia trattato di legittima difesa o di un uso eccessivo della forza.