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venerdì | 02-05-2025

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Marco Mori ritrovato vivo dopo oltre 40 ore di ricerche: individuato da unità cinofile. Decisivo il lavoro congiunto di Vigili del Fuoco, forze dell’ordine e volontari

Una vicenda che ha tenuto tutti col fiato sospeso e che si è conclusa nel migliore dei modi, con un epilogo che ha portato sollievo e commozione, quella della scomparsa di Marco Mori, il 46enne di San Giovanni Valdarno che si era allontanato dalla propria abitazione nella serata di martedì 29 aprile, senza dare più notizie di sé. L’allarme è stato lanciato dai familiari intorno alle ore 19, quando, non vedendolo rientrare, si sono rivolti ai Carabinieri e ai Vigili del Fuoco. Dopo aver inviato un messaggio alla madre – dai contenuti, pare, piuttosto preoccupanti – Marco Mori era atteso nella vicina San Cipriano per andare a prendere una delle sue tre figlie, che aveva appena partecipato a una festa di compleanno. Poco prima si era anche messo in contatto con l’ex moglie, confermandole che si sarebbe occupato personalmente di riportare a casa la bambina. Ma da quel momento si è perso ogni contatto: il suo smartphone è stato disattivato, facendo scattare l’allarme. L’ultima traccia utile è stata registrata da una telecamera di sorveglianza posta nelle vicinanze della sua auto, ritrovata nei pressi della centrale Enel di Santa Barbara: nel video, l’uomo viene visto allontanarsi a piedi, da solo, nella zona circostante.

Da quel momento è stato attivato il Piano Prefettizio per la ricerca di persone disperse e nel territorio di Santa Barbara, comune di Cavriglia, è scattata un’operazione di soccorso imponente e altamente coordinata.

Alle operazioni hanno preso parte i Vigili del Fuoco di Arezzo, con una squadra dal distaccamento di Montevarchi, l’Unità di Comando Locale (UCL) con personale specializzato in Topografia Applicata al Soccorso (TAS), unità cinofile, droni provenienti da varie province toscane e da Perugia, il Soccorso Alpino, il 118, la Guardia di Finanza, i Carabinieri e numerosi volontari della Protezione Civile, che non hanno mai interrotto l’attività di ricerca.

Le ricerche sono proseguite ininterrottamente anche nella giornata di ieri, mercoledì, con il supporto dei sommozzatori, impegnati nella perlustrazione dei laghetti della zona, e dell’elicottero Drago, in volo per monitorare dall’alto le aree impervie nei dintorni.

Alle 14.30 circa di giovedì 1 maggio, finalmente la svolta: Marco Mori è stato ritrovato vivo in una zona boscosa vicina alla diga di San Cipriano, in buone condizioni fisiche, grazie all’intuito e alla preparazione delle unità cinofile dei Vigili del Fuoco.

Il ritrovamento ha suscitato un’ondata di emozione nella comunità del Valdarno, che in queste ore difficili ha seguito con apprensione gli aggiornamenti, stringendosi attorno alla famiglia Mori. Un ringraziamento unanime è stato rivolto a tutte le forze coinvolte nell’operazione, per l’efficacia, la professionalità e l’impegno instancabile dimostrati in ogni fase della ricerca.

La storia di Marco si chiude con un lieto fine che conferma quanto sia fondamentale, nei casi di persone scomparse, l’immediata attivazione di tutte le risorse a disposizione e il lavoro di squadra tra istituzioni e cittadini.

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