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mercoledì | 14-05-2025

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L’onestà esiste ancora: il gran gesto di Elia, Giovanni, Mattia e Jacopo

Una borsa abbandonata su una panchina del centro storico di Arezzo, proprio davanti a una gelateria di piazza Guido Monaco, avrebbe potuto trasformarsi nell’oggetto di un furto facile. All’interno, infatti, c’erano 7.000 dollari in contanti, gioielli personali e carte di credito. E invece, è diventata la prova concreta che l’onestà esiste ancora.

Protagonisti del gesto esemplare sono quattro giovani aretini – Elia, Giovanni, Mattia e Jacopo, tutti poco più che ventenni – che, nella notte tra lunedì 12 e martedì 13 maggio, hanno notato la borsa incustodita su una panchina. Non hanno esitato: l’hanno raccolta, aperta per cercare un documento d’identità, e si sono immediatamente diretti verso la questura, distante poche centinaia di metri.

All’interno della borsa, oltre al denaro, c’era un badge di OroArezzo, la prestigiosa fiera internazionale dell’oreficeria che ha chiuso i battenti. È bastato poco alla polizia per risalire alla legittima proprietaria, una giovane hostess argentina in servizio all’evento. La ragazza, che aveva trascorso la serata con alcune colleghe gustandosi un gelato alla gelateria “Paradiso”, si era dimenticata la borsa sulla panchina al momento di tornare in albergo.

La gioia del ritrovamento è stata accompagnata dalla gratitudine sincera verso i quattro ragazzi, che non hanno voluto nulla in cambio. Un gesto che si fa notare in tempi in cui l’etica personale spesso vacilla.

“Una storia di civiltà e senso di responsabilità che merita di essere raccontata”, commentano dalla questura.
Un piccolo grande episodio che restituisce fiducia nel prossimo. E che, nel cuore della capitale italiana dell’oro, ha ricordato a tutti che il valore più prezioso, a volte, è proprio l’onestà.

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