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martedì | 18-11-2025

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Cronaca

Leo, eseguita l’autopsia. I funerali giovedì 20 novembre alle 15 a Romena in forma pubblica

È stata effettuata oggi a Siena l’autopsia sul corpo del piccolo Leo, il bambino deceduto nel giardino dell’asilo “Ambarabà Ciccì Coccò” di Soci lo scorso 12 novembre. L’esame, affidato al professor Mario Gabbrielli, rappresenta un passaggio fondamentale nell’inchiesta coordinata dalla Procura di Arezzo.

Intanto la procuratrice capo Gianfederica Dito e il sostituto Angela Masiello, titolare del fascicolo (nella foto da servizio Tg3), hanno effettuato un sopralluogo durato oltre un’ora nel giardino dell’asilo, insieme ai carabinieri della Compagnia di Bibbiena guidati dal capitano Domenico Gaudio. Durante l’ispezione sono state esaminate con particolare attenzione l’area della disgrazia e la pianta — un arbusto alto circa un metro e mezzo — con cui il bambino sarebbe entrato in contatto. Secondo le prime valutazioni, non si esclude che il piccolo possa essersi arrampicato, un elemento che sarà verificato alla luce dell’esame medico-legale e degli accertamenti tecnici già acquisiti.

I punti chiave dell’autopsia

L’esame autoptico dovrà chiarire alcuni aspetti decisivi ai fini delle indagini: la causa esatta della morte, la dinamica del soffocamento, i tempi intercorsi tra l’evento traumatico e il decesso.

Uno degli elementi cui la Procura attribuisce particolare importanza è la valutazione di un eventuale margine di intervento salvifico: se cioè una risposta più tempestiva avrebbe potuto evitare l’esito tragico. La risposta scientifica guiderà l’eventuale valutazione della colpa, intesa come omissione di vigilanza e assistenza.

Massimo riserbo sui risultati

A ora non trapela alcuna anticipazione dal tavolo odierno degli specialisti. Il professor Gabbrielli, che ha 90 giorni di tempo per presentare l’esito dell’esame autoptico, è stato affiancato dai consulenti nominati dalle parti: quelli incaricati dalla famiglia di Leo e quelli designati dagli indagati.

L’ipotesi di reato è omicidio colposo per omessa vigilanza, contestata a cinque dipendenti della cooperativa Koinè: tre educatrici, un’assistente e la coordinatrice. Non risulta indagata, invece, la maestra che per prima ha visto ciò che stava accadendo e ha tentato di salvare il bambino: secondo quanto emerge, non era in servizio e stava entrando a scuola proprio in quel momento.

Gli indagati sono difesi dagli avvocati Saverio Agostini, Cristiano Cazzavacca, Ida Cipolleschi e Paolo Prisco. La famiglia del piccolo Leo è rappresentata dall’avvocato Francesca Molino.

Restituita la salma alla famiglia

Completati gli esami medico-legali, la salma del piccolo Leo è stata restituita alla famiglia per le esequie.
I funerali saranno celebrati giovedì 20 novembre, alle 15, a Romena, in forma pubblica. I genitori hanno espresso una richiesta precisa: niente fiori, ma contributi destinati a un progetto per i bambini del Casentino che porterà il nome del loro figlio.

IBAN per le donazioni:
📌 IT45B0538705458000004624380
Intestato a: Ricci Alessandro, Biancucci Caterina
Causale: Per il progetto in nome di Leo

Le indagini vanno avanti

La Procura prosegue l’attività investigativa sotto la direzione del pm Angela Masiello, con il coordinamento del procuratore capo Gianfederica Dito. Oltre agli esiti completi dell’autopsia, saranno valutati i rilievi nell’area esterna dell’asilo, ancora sotto sequestro, le testimonianze del personale scolastico, eventuali protocolli di sicurezza e procedure interne.

Solo al termine della raccolta di tutti gli elementi si arriverà a conclusioni definitive.