Incidente in A1, bilancio gravissimo. Nella maxiemergenza coinvolti Vigili del Fuoco di rientro dal Giubileo

Il drammatico incidente si è verificato nella mattinata di oggi, 4 agosto, intorno alle 11:10, lungo l’autostrada A1 in direzione nord, nel tratto valdarnese all’altezza del ponte Leonardo, tra le uscite di Arezzo e Valdarno. Un TIR fuori controllo, secondo le prime ricostruzioni, ha travolto una coda di veicoli, innescando un maxi tamponamento che ha coinvolto un camper, tre automobili, un autobus e un’ambulanza della Misericordia di Terranuova Bracciolini.
Il bilancio è tragico: tre persone decedute all’istante, tra cui due operatori della Misericordia e il paziente che stavano trasportando in ambulanza dall’Ospedale San Donato di Arezzo al Valdarno. Le vittime sono il paziente, un uomo di 75 anni, Franco Lovari, Giulia Santoni, giovane donna di 22 anni volontaria della Misericordia di Terranuova Bracciolini e un uomo di 56, Gianni Trappolini, dipendente della stessa Misericordia. Altri 15 i feriti, più o meno lievi, uno in codice rosso: un 57enne elitrasportato all’ospedale di Careggi da Pegaso 1 in pericolo di vita.
La dinamica: una coda, poi il disastro
Secondo quanto emerso dalle prime testimonianze, il TIR sarebbe sopraggiunto a velocità sostenuta e avrebbe tamponato violentemente un altro mezzo pesante fermo in coda. L’impatto lo ha fatto sbandare, mettendolo di traverso sulla carreggiata, invadendo anche l’altra corsia. Nell’urto sono stati coinvolti diversi mezzi, ma le peggiori conseguenze le ha subite l’ambulanza, rimasta schiacciata contro il new jersey centrale.
I soccorritori, giunti in forze, hanno trovato i tre occupanti nel retro dell’ambulanza già privi di vita. Il conducente, gravemente ferito, è stato stabilizzato e trasferito in ospedale.
Soccorsi in forze, attivato il protocollo di maxiemergenza
La macchina dei soccorsi si è attivata immediatamente. Sul posto sono intervenuti:
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Croce Rossa di Arezzo, Croce Bianca, Misericordie di Arezzo, Monte San Savino e Valdambra
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Automedica di Arezzo, gruppo Maxiemergenze
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118 di Firenze, con automedica e infermierizzata di Incisa
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Elisoccorsi Pegaso 1 e Pegaso 3
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Forze dell’ordine
- Vigili del Fuoco: sul posto sono giunte squadre dei Vigili del Fuoco da Arezzo, Montevarchi e Firenze, affiancate da una squadra del comando di Torino – composta da 10 unità – che stava rientrando da Roma dopo il servizio al Giubileo dei Giovani. Proprio questi ultimi sono stati tra i primi a intervenire nelle operazioni di soccorso. I Vigili del Fuoco hanno estratto vivo il conducente di uno dei camion, che è stato poi affidato alle cure del personale medico. Purtroppo, non c’è stato nulla da fare per i tre occupanti dell’ambulanza.
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Protezione civile, intervenuta nel primo pomeriggio per assistere gli automobilisti bloccati in coda con acqua e supporto.
Cinque feriti con codici minori sono stati trasportati all’ospedale La Gruccia, mentre uno in condizioni critiche è stato portato a Careggi. Il tratto autostradale è rimasto chiuso per ore, con lunghe code in direzione nord.
Il tratto autostradale è stato chiuso al traffico per ore per consentire l’estrazione dei feriti e il recupero dei mezzi incidentati. Lunghe le code formatesi in direzione nord. Intorno alle 14:00, è intervenuta anche la Protezione civile, distribuendo bottiglie d’acqua agli automobilisti rimasti bloccati per ore sotto il sole.
Indagini in corso: si valuta l’ipotesi di omicidio stradale
La polizia stradale ha avviato gli accertamenti per stabilire le responsabilità dell’accaduto. I primi riscontri sembrano indicare un comportamento imprudente da parte del conducente del TIR, elemento che potrebbe portare all’apertura di un fascicolo per omicidio stradale da parte della Procura. Si tratta di un atto dovuto per chiarire la dinamica e le eventuali responsabilità penali.
Una comunità in lutto
Il dolore è profondo, non solo per la gravità dell’incidente, ma anche per la morte dei due operatori volontari che si trovavano a bordo dell’ambulanza: Gianni Trappolini, 56 anni, e Giulia Santoni, 22 anni. Entrambi impegnati nella Misericordia, erano in servizio quando hanno trovato la morte in un gesto di generosità e cura.