Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

sabato | 07-06-2025

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella inaugura YouTopic Fest 2025: “Rondine è una straordinaria palestra di relazioni e di pace”

“In questa cittadella vivete una straordinaria palestra di relazioni”. Con queste parole il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accolto nell’Arena di Janine, spazio simbolico dedicato alla Senatrice a vita Liliana Segre, ha aperto ufficialmente YouTopic Fest 2025, l’ottava edizione del festival internazionale sul conflitto promosso da Rondine Cittadella della Pace. La sua presenza ha segnato un momento storico, profondamente simbolico e carico di emozione, nel cuore di un luogo che da decenni testimonia la possibilità concreta di trasformare il conflitto in relazione.

Ad accogliere il Presidente della Repubblica i figli della senatrice a vita Liliana Segre, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Alessandro Polcri, presidente della Provincia di Arezzo, Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo, il prefetto Clemente Di Nuzzo, il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, Mons. Andrea Migliavacca. E figure chiave nella storia di Rondine, dal cardinale Gualtiero Bassetti al segretario generale della CEI, Mons. Giuseppe Baturi. Presente anche una rappresentanza di euro-deputati della circoscrizione Italia Centrale.

Un’apertura densa di significato ha dato il via al festival, con la partecipazione di migliaia di giovani, educatori, istituzioni e cittadini nella storica sede di Rondine, alle porte di Arezzo. L’arrivo del Presidente è avvenuto in elicottero al termine della Marcia della Pace, che ha visto oltre ottomila persone camminare da Arezzo alla Cittadella, portando con sé il desiderio di una nuova stagione di disarmo e dialogo.

“La pace è un progetto condiviso tra persone e istituzioni: dopo una guerra sanguinosa la nostra Costituzione è nata sotto l’insegna di una collaborazione internazionale. Un capovolgimento che ha unito il percorso dei Paesi europei”, ha aggiunto il Presidente della Repubblica.

“In questo prato – ricorda il presidente e fondatore di Rondine Franco Vaccari – rideva e scherzava con gli amici palestinesi Shani, una delle giovani israeliane uccise il 7 ottobre, nel Negev. Da allora condividiamo ogni giorno, con i tanti amici israeliani e non solo, il tormento e l’angoscia per gli ostaggi israeliani. Così come ogni giorno condividiamo il dolore per le orribili e inaccettabili stragi con decine di migliaia di morti – specialmente civili – che avvengono a Gaza, e che si aggiungono ad anni e anni di sofferenze del popolo palestinese. Penso a Loai, il primo studente palestinese arrivato a Rondine più di 20 anni fa, e che da qualche mese ha dovuto lasciare la Cisgiordania con tutta la famiglia per rifarsi un futuro”. Ma i ricordi si intrecciano alla speranza. “Questo luogo, signor Presidente, è soprattutto testimone del coraggio di giovani che, provenienti da terre lacerate dai conflitti armati, non colpevoli delle guerre, ma eredi dell’evidente fallimento delle leadership dei loro Paesi, non si rassegnano alla logica dell’odio e del nemico, né all’inevitabilità della guerra. Al contrario, si mettono in gioco, vivendo insieme per due anni, giorno dopo giorno, trasformando l’inimicizia ereditata in amicizia praticata”.

Un botta e risposta che si insegue davanti a migliaia di persone. Sul palco centrale, due giovani del Quarto Anno Rondine, Lorenzo Rampi e Chiara Cometto, hanno rivolto al Presidente due domande emblematiche sul ruolo dell’Europa e sulla partecipazione giovanile nei processi di pace.

“Per i padri dell’Europa – rilancia Mattarella – i confini non erano punti di separazione ma di incontro, sono insensate le guerre tra vicini”.

Il Presidente della Repubblica ha fatto correre lo sguardo sugli oltre ottomila giovani presenti mentre Bernadette, studentessa del Mali che frequenta la World House, ha dato voce a chi spesso non ce l’ha, portando una testimonianza potente:

“Qui vediamo la persona prima della sua appartenenza. Io, che vengo da un Paese spesso invisibile nei media occidentali, qui conto. Ogni vita conta. È ora di condannare ogni forma di odio e crimine di guerra. Noi giovani vogliamo essere parte dei negoziati di pace. Le nostre voci devono essere ascoltate.”

“Gli ultimi anni hanno stravolto il continente. Il ruolo dell’Europa è di difendere le regole del diritto internazionale e frenare la volontà di dominio sugli altri popoli, ricostruendo un sistema di rapporti internazionali e facendo dell’Europa il perno del dialogo, un sistema nel quale tutti si riconoscano”, ha risposto il presidente Mattarella.

In un momento riservato, il Capo dello Stato ha poi partecipato a un incontro privato nei locali della scuola con gli studenti internazionali della World House, ascoltando direttamente le loro storie personali, segnate da guerre, lacerazioni e ferite profonde. Un confronto intimo, fatto di parole e silenzi, di emozioni e riflessioni condivise, che ha mostrato la forza del dialogo autentico come leva per il cambiamento. Al termine di questo incontro, gli studenti hanno donato al Presidente una miniatura del monumento simbolo di Rondine che ne racconta le radici spirituali e culturali, fondate sui massi di La Verna, Camaldoli e dell’Arno e che racchiude i valori fondativi e spirituali del progetto: relazione, riconciliazione, coraggio e responsabilità.

Successivamente, Mattarella ha incontrato anche gli imprenditori del progetto “Imprese di Pace”, promotori di un’economia fondata sui valori del Metodo Rondine. Imprenditori come Brunello Cucinelli, Massimo Mercati, Marco Nocivelli, Graziano Verdi, Olga Urbani, insieme a oltre 30 aziende italiane, hanno scelto di intraprendere un percorso etico e culturale coraggioso, sviluppato in collaborazione con Fondazione Kon, con l’obiettivo di integrare i principi della pace e della responsabilità sociale nel cuore del sistema produttivo.

Dopo la partenza del Presidente Mattarella, la giornata è proseguita con numerosi momenti di approfondimento, creatività e condivisione: tavole rotonde, mostre, installazioni artistiche e laboratori partecipativi dedicati alla trasformazione del conflitto.

YouTopic Fest proseguirà fino a domenica 8 giugno, con decine di eventi aperti al pubblico. Il tema di quest’anno, immaginAzione, invita a sognare mondi nuovi e agire per realizzarli, trasformando visioni in pratiche concrete di pace.

Mattarella a Rondine: “Costruire la pace è compito dell’educazione, l’Europa è il perno”. Vaccari: “Davvero troveremo pace col riarmo?”. Bernadette: “Qui vediamo la persona prima della bandiera”

YouTopic Fest 2025 si svolge con il patrocinio della Regione Toscana, del Consiglio Regionale della Toscana, della Provincia di Arezzo, del Comune di Arezzo, della Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, del Comune di Castiglion Fibocchi e dell’Unione dei Comuni del Pratomagno. Il festival è realizzato con il contributo del PR FSE+ 2021-2027 della Regione Toscana e di Poste Italiane. Tra i principali sostenitori figurano anche la Camera di Commercio Arezzo Siena, il Centro Chirurgico Toscano, Chimet S.p.A., Federcasse Italia (Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali), l’Istituto del Credito Sportivo, Itas e Unioncamere. Collaborano al festival numerosi partner, tra cui Andrea Migliorati Fotografo, la Banca Popolare di Cortona, Coingas, EllErre, Estra, Fattoria La Vialla, Fondazione Arezzo InTour, Fondazione Giuseppe e Adele Baracchi, Fondazione KON, Fondazione Il Cuore si Scioglie, UniCoop Firenze, Forma, Filarete, Live95, Logigas, Lorenzo Pagliai Fotografo, Lucky Red, Marconi Arredamenti, Pastificio Fabianelli, Sebach, TLF, Vestri Cioccolato e Wacebo.

Articoli correlati