Cronaca
Furti nei centri della moda: bloccati due predatori
San Giovanni Valdarno – I Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto due cittadini rumeni, di 56 e 36 anni, ritenuti responsabili dei reati di furto aggravato e ricettazione in concorso.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i due, titolari di un negozio di abbigliamento in Romania, erano giunti in Italia circa due settimane fa con il pretesto di motivi di lavoro. In realtà avrebbero messo in atto
una vera e propria attività predatoria ai danni di esercizi commerciali della Toscana, prendendo di mira diversi punti vendita tra le province di Arezzo, Firenze e Siena.
Tra i negozi colpiti figurano il “Mantovani Shop” di San Giovanni Valdarno, “Porcellotti Moda” di Terranuova Bracciolini, il “Luxury Outlet Mall” di Leccio, il “Barberino Outlet” e “Casa dello Sport” di Poggibonsi. In ciascun esercizio sarebbero stati sottratti capi di abbigliamento di marca, destinati – secondo l’ipotesi accusatoria – a essere rivenduti nel loro negozio una volta rientrati in Romania.
Le tempestive attività investigative condotte dai Carabinieri hanno consentito di identificare rapidamente i due presunti responsabili e di accertare che gli stessi stavano per lasciare l’Italia dall’Aeroporto di Bologna. All’arrivo nello scalo emiliano, i militari li hanno intercettati e sottoposti a controllo prima dell’imbarco, rinvenendo all’interno dei bagagli 29 capi di abbigliamento ancora muniti di cartellino, risultati provento di furto.
La merce sequestrata sarà restituita nei prossimi giorni ai legittimi proprietari. I due uomini, dopo il fermo, sono stati condotti presso la casa circondariale di Bologna. A seguito della convalida del fermo, l’autorità giudiziaria ha disposto nei loro confronti la misura dell’obbligo di presentazione ai Carabinieri di Firenze.
La presente comunicazione è effettuata nel rispetto dei diritti delle persone indagate, che devono considerarsi presunte innocenti fino a eventuale sentenza definitiva di condanna, e al solo fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente tutelato.




