Estra, Rostagno: “Conferibili deleghe gestionali a Macrì”

Stamani in aula alla Vela, nell’ambito del filone Estra del processo Coingas, è stata sentita, in qualità di testimone, Simona Rostagno, avvocato di Torino esperta in diritto amministrativo. A fine maggio 2016 fu contattata dallo stesso Macrì per “un parere in merito al decreto attuativo 39 del 2013 della Legge Severino”, che disciplina le materie di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico. Per il procuratore di Arezzo Roberto Rossi e il sostituto Chiara Pistolesi vi fu abuso d’ufficio, in quanto un consigliere comunale, Macrì, non poteva rivestire ruoli in una società di diritto privato in controllo pubblico, se non dopo il cosiddetto periodo di “raffreddamento” di due anni. L’accusa è stata formulata nei confronti di Francesco Macrì, del sindaco Alessandro Ghinelli e dell’assessore Alberto Merelli. L’avvocato Rostagno, che ha dichiarato stamani di non conoscere il sindaco Ghinelli, peraltro presente in aula, ha ricostruito i vari passaggi che portarono al suo parere finale, datato 3 settembre. La legale ha confermato che, a suo avviso, le “deleghe gestionali dirette potevano essere attribuite a Macrì”. Resta una materia controversa, tenuto anche conto della delibera Anac del 10 novembre 2021 che ha dichiarato decaduto Macrì dalla presidenza e sulla quale dovrà esprimersi il Tribunale Amministrativo del Lazio il prossimo 14 giugno dopo il ricorso presentato dall’avv. Gaetano Viciconte per conto dello stesso Macrì. Oltre al 14 giugno, giorno della sentenza del Tar del Lazio, altra data da cerchiare in rosso è ancora prima quella del 31 maggio, quando in aula saranno sentiti l’Onorevole Maurizio d’Ettore e l’avvocato Santolini che fa parte del team di difesa dell’avv. Pier Olivetti Rason. Avanti in attesa delle sentenze, previste in autunno.
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