Cronaca
Elicottero caduto: carcassa distrutta a quota mille metri sul versante aretino. Paglicci e Casini: corpi trovati carbonizzati
Ore 17.30 – Arrivano le prime conferme di quanto tutti temevano dal luogo del disastro aereo: nell’elicottero privato Agusta Westland 109, scomparso dai radar nel pomeriggio di domenica 9 novembre, individuato questa mattina in una zona impervia e boscosa dell’Alpe della Luna, nel comune di Badia Tedalda (Arezzo), al confine tra Toscana e Marche, sono stati ritrovati i corpi senza vita di Paglicci e Casini.
Secondo quanto riferito dai soccorritori, l’elicottero, è stato trovato completamente distrutto e avvolto dalle fiamme, segno di un impatto violentissimo, come testimonia la foto, fermo immagine da servizio televisivo del Tg1. A bordo, senza vita, sono stati rinvenuti i corpi carbonizzati dei due imprenditori: Mario Paglicci, 77 anni, noto imprenditore orafo aretino, e Fulvio Casini, 67 anni, di Sinalunga (Siena), amici di lunga data e piloti esperti.
Le operazioni di messa in sicurezza dell’area e i rilievi tecnici sono proseguiti per l’intera giornata, coordinati dalla Procura della Repubblica di Arezzo, che ha aperto un fascicolo d’indagine per accertare le cause dell’incidente.
Secondo quanto si è appreso, i corpi delle vittime non sarebbero ancora stati recuperati, a causa delle difficoltà operative in una zona particolarmente impervia e difficile da raggiungere.
Con l’arrivo del buio, le operazioni di ricerca e messa in sicurezza nell’area in cui è precipitato l’elicottero sono state temporaneamente sospese. Il punto dell’impatto, situato in una zona boscosa e particolarmente impervia, rende infatti difficoltoso proseguire in sicurezza le attività durante le ore notturne.
Le squadre riprenderanno il lavoro nella mattinata di domani, martedì, quando le condizioni di visibilità lo permetteranno. Sul posto restano decine di operatori delle diverse componenti del sistema di Protezione Civile, impegnati nel coordinamento delle operazioni e nella vigilanza dell’area.
Ore 16.30 – La famiglia di Mario Paglicci, il 77enne imprenditore orafo aretino scomparso nell’incidente in elicottero insieme a Fulvio Casini, ha espresso in una nota diffusa all’Adn Kronos “profonda gratitudine alle forze dell’ordine e ai volontari impegnati nelle ricerche”.
“Sono serena – ha dichiarato la nipote Alessandra – perché lo zio Mario è scomparso con il suo sogno: il suo amato elicottero. Adorava volare, sempre più in alto, nella vita e nel lavoro. È stato un maestro di vita. Ora tocca a noi continuare a volare e a sognare con lui.”
La famiglia Paglicci: “Mario adorava volare. È scomparso con il suo sogno”
Ore 15.58 – È stato raggiunto il relitto dell’elicottero scomparso ieri pomeriggio, nella zona montana dell’Alpe della Luna, in un’area boscosa particolarmente impervia del territorio aretino. A comunicarlo sono i Vigili del Fuoco, impegnati da ore nelle operazioni di ricerca insieme al Soccorso Alpino, alla Croce Rossa, al 118 della Asl Toscana Sud Est, alle forze dell’ordine e ai reparti specializzati dell’Esercito e dell’Aeronautica Militare.
Al momento non sono ancora state individuate le due persone a bordo del velivolo, l’imprenditore orafo aretino Mario Paglicci, 77 anni, e Fulvio Casini, 67 anni, di Sinalunga.
Ore 15.45 – Dopo diverse ore di cammino tra boschi e pendii scoscesi, i soccorritori sono finalmente riusciti a raggiungere il punto dell’impatto, situato sul crinale tra Borgo Pace e Badia Tedalda, al confine tra Toscana e Marche.
L’area del disastro è stata subito messa in sicurezza e delimitata, sia per consentire le operazioni tecniche in piena sicurezza, sia per preservare ogni elemento utile alle indagini. Sono in corso i rilievi preliminari da parte degli esperti e delle autorità intervenute sul posto.
Sull’accaduto stanno indagando l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV), che ha aperto un’inchiesta di sicurezza, e la Procura della Repubblica di Arezzo, che ha aperto un fascicolo d’indagine per accertare le cause e la dinamica dell’incidente.
Le operazioni di recupero e di perlustrazione dell’area proseguono senza sosta, in condizioni ambientali estremamente difficili.
Ore 14.00 – Secondo quanto si apprende, l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) ha aperto un’inchiesta di sicurezza per accertare le cause dell’incidente che ha coinvolto l’elicottero Agusta Westland 109, con due persone a bordo, disperso dal pomeriggio di domenica 9 novembre e ritrovato questa mattina nei pressi dell’Alpe della Luna, tra le province di Arezzo e Pesaro Urbino. L’ANSV ha comunicato di essere in costante contatto con le autorità impegnate nelle operazioni di ricerca e soccorso e di aver disposto l’invio di un team investigativo sul luogo del ritrovamento. Gli ispettori avranno il compito di raccogliere elementi e testimonianze utili a ricostruire la dinamica dell’incidente e le sue eventuali cause tecniche o operative.
Ore 13.30 – Secondo quanto riferiscono i soccorritori, il velivolo avrebbe preso fuoco dopo l’impatto. La carcassa, completamente distrutta, è stata individuata dall’elicottero dei Vigili del Fuoco in una zona boscosa non lontano dalla diga di Montedoglio, sul versante aretino dell’Alpe della Luna.
Ore 11.57 – La comunicazione dei vigili del Fuoco:
“Individuato dai Vigili del Fuoco l’elicottero disperso da ieri: precipitato a 1.000 metri d’altezza, sul versante appenninico aretino. Operazioni in corso”.
Ore 11.44 – Aggiornamento dalla Centrale Operativa del 118 di Arezzo:
“L’elicottero Drago dei Vigili del Fuoco ha avvistato la carcassa dell’elicottero in zona impervia in territorio aretino”.
Le coordinate geografiche del punto di caduta dell’elicottero corrispondono a lat. 43°38’47.0″N long. 12°11’33.0″E

Ore 11.30 – Giani conferma via social: “I soccorsi stanno convergendo sul posto”.
“E’ stato individuato l’elicottero disperso da ieri in una zona boscosa nei pressi del lago di Montedoglio, in provincia di Arezzo, al confine tra Toscana e Marche. Al momento le squadre di soccorso stanno raggiungendo il mezzo in una zona molto impervia con difficoltà di accesso”.
Lo rende noto sui social Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana.
Ore 09:15 – Dopo una notte di attesa e ricerche rese difficili da nebbia e terreno impervio, questa mattina intorno alle 9.15 l’elicottero ricognitore dell’Esercito ha finalmente individuato il punto di caduta dell’elicottero scomparso ieri pomeriggio.
Il relitto si trova ritrovato sul versante toscano dell’Alpe della Luna, un piccolo terreno pianeggiante tra la frazione di Fresciano e Badia Tedalda, a circa 270 metri oltre il confine marchigiano. La carcassa del velivolo, completamente distrutta, è stata avvistata in una zona boscosa non lontano dal lago di Montedoglio.
Sul posto si è immediatamente messa in moto la macchina dei soccorsi, rimasta in attesa per tutta la notte a causa delle condizioni meteo proibitive.
Le prime notizie purtroppo indicano che il velivolo è distrutto a causa del forte impatto su un crinale alberato. In base alle prime ipotesi è che, a causa dell’avaria, i due piloti abbiano tentato un atterraggio di emergenza senza riuscirvi e il mezzo è andato distrutto e bruciato. Al momento, le condizioni dei due occupanti non sono state ufficialmente comunicate.
La via più accessibile per raggiungere il luogo dello schianto è quella che parte da Parchiule, frazione del comune di Borgo Pace, dove è stato allestito il centro di coordinamento delle ricerche. Da qui operano le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico, equipaggiate con caschi e imbracature, che stanno tentando di raggiungere a piedi il punto dell’impatto calandosi dagli elicotteri.
L’area è estremamente impervia e difficilmente raggiungibile via terra. Sul posto sono impegnati Vigili del Fuoco, 118, Croce Rossa, forze dell’ordine e volontari del sistema di Protezione Civile.
A Parchiule, intanto, si trovano anche familiari e amici di Mario Paglicci, imprenditore orafo aretino di 77 anni, e Fulvio Casini, 67 anni, di Sinalunga (Siena), entrambi piloti esperti e a bordo dell’Agusta Westland 109 precipitato ieri pomeriggio.
Le operazioni di avvicinamento sono in corso, ma la fitta vegetazione e la conformazione del terreno stanno rallentando l’arrivo dei soccorritori sul punto esatto dell’impatto.
Elicottero precipitato, ricerche in corso: a bordo Paglicci e Casini. L’ultimo messaggio: “Abbiamo un’avaria”
Ore 07:00 – Sono riprese all’alba le ricerche dell’elicottero privato Agusta Westland 109, precipitato nel pomeriggio di ieri, domenica 9 novembre, sui rilievi dell’Alpe della Luna, al confine tra Toscana e Marche, in una delle aree più impervie dell’Appennino tra Badia Tedalda (Arezzo) e Borgo Pace (Pesaro Urbino).
Come comunicato stamani nell’aggiornamento delle 08.39 dalla Centrale Operativa del 118 di Arezzo,
“continuano le ricerche, coordinate dai Vigili del Fuoco, dell’elicottero disperso nella zona dell’Alpe della Luna tra le province di Arezzo e Pesaro. La Centrale Operativa partecipa, per quanto di competenza sanitaria, con un’ambulanza a supporto delle operazioni ed una seconda ambulanza in loco, entrambe messe a disposizione dalla Misericordia di Badia Tedalda“.
A bordo del velivolo c’erano Mario Paglicci, 77 anni, imprenditore orafo aretino, e Fulvio Casini, 67 anni, imprenditore di Sinalunga (Siena). Entrambi erano piloti esperti e grandi appassionati di volo. L’elicottero, di loro proprietà, era decollato dal Lido di Venezia dopo una sosta all’aeroporto Nicelli, diretto verso l’aviosuperficie Serristori di Castiglion Fiorentino da cui era partito, ma non è mai rientrato a destinazione.
L’ultimo messaggio prima della scomparsa
L’ultimo contatto è stato un messaggio WhatsApp, arrivato sul cellulare della figlia di uno dei due imprenditori: poche parole – “Abbiamo un’avaria” – che rappresentano l’unica notizia certa prima che l’elicottero scomparisse dai radar. Pochi minuti dopo, intorno alle 15.30, è arrivato il segnale d’allarme del sistema satellitare internazionale Cospas-Sarsat, che ha fatto scattare la macchina dei soccorsi.
Secondo le prime ricostruzioni, il velivolo avrebbe avuto un’avaria al motore, forse segnalata proprio dai piloti poco prima dell’impatto. Al momento, tuttavia, nessuna ipotesi è esclusa e le cause dell’incidente restano da chiarire.
Le ricerche: un campo base a Borgo Pace
Il punto in cui l’elicottero avrebbe perso i contatti è nella zona di Parchiule, tra Badia Tedalda e Borgo Pace, un’area montuosa fitta di boschi e burroni. È lì che i soccorritori ritengono possa trovarsi il punto di caduta del velivolo.
Durante la notte è stato allestito un campo base a Borgo Pace, nel versante pesarese, da dove vengono coordinate le operazioni.
Sono impegnati oltre 50 uomini del Cnsas (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico). In campo ci sono squadre dei Vigili del Fuoco provenienti da Pesaro, Arezzo e Sansepolcro: oltre 35 tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Marche e una quindicina del Soccorso Alpino e Speleologico Toscana (SAST), supportati da unità cinofile, piloti UAS (droni), operatori con sensori termici, militari del soccorso alpino della Guardia di Finanza; sul posto la Croce Rossa Italiana, le forze dell’ordine, personale del 118 della Asl Toscana Sud Est, che ha attivato il gruppo maxi emergenze con il Disaster Manager e un infermiere in sala operativa.
Le ricerche, rese difficilissime dalla fitta nebbia e dal terreno impervio, hanno impegnato squadre di terra per tutta la notte e continueranno per l’intera giornata di oggi. L’elicottero Drago 124 dei Vigili del Fuoco di Arezzo ha provato a sorvolare l’area, ma le condizioni meteo avverse lo hanno costretto a rientrare. È invece rimasto operativo un velivolo dell’Aeronautica Militare, dotato di tecnologia per il volo notturno e ricognizioni termiche.
Elicottero precipita sull’Alpe della Luna: due uomini a bordo
Le parole del presidente Giani
A confermare la notizia della scomparsa e l’identità dei due uomini il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che ha scritto sui social:
“Sono due toscani i dispersi a bordo dell’elicottero civile di cui non si hanno notizie dal pomeriggio di ieri: Mario Paglicci di Arezzo e Fulvio Casini di Sinalunga. Le ricerche sono proseguite per tutta la notte nella zona dell’Alpe della Luna, in un’area impervia. In campo il sistema di emergenza regionale, insieme a Vigili del Fuoco, Soccorso Alpino, Forze dell’Ordine e Protezione Civile. Ringrazio tutte le squadre impegnate da ore sul territorio.”
Ore d’ansia tra Arezzo e la Valdichiana
La notizia ha destato profonda preoccupazione ad Arezzo e in Valdichiana, dove Paglicci e Casini sono figure molto conosciute e stimate nel mondo dell’imprenditoria. Amici da anni, condividevano la passione per il volo e avevano accumulato centinaia di ore di esperienza ai comandi di piccoli velivoli. Per i familiari ore di angoscia in attesa di notizie.
Le ricerche, che proseguono in modo incessante, sono concentrate su una zona di confine difficile da raggiungere, tra boschi e creste appenniniche, con l’obiettivo di localizzare quanto prima il relitto dell’elicottero e i due piloti dispersi.







