Cronaca
Dalla segnalazione per un furto di matite alla scoperta di un’attività di spaccio: in arresto due giovani aretini
Arezzo – Quella che sembrava una banale richiesta di intervento per un tentato furto di materiale di cancelleria si è trasformata, nel giro di poche ore, in un’operazione antidroga che ha portato alla denuncia e all’arresto di due ragazzi aretini poco più che maggiorenni.
La chiamata al 112 è arrivata nella mattina di ieri: un commesso di un negozio in via Piave aveva sorpreso due giovani nel tentativo di uscire senza pagare alcune matite e penne, nascoste tra i vestiti. Le immagini della videosorveglianza avevano confermato la scena, inducendo il personale a chiedere l’intervento della Polizia di Stato.
Giunte sul posto, le Volanti della Questura hanno immediatamente percepito che il nervosismo dei due andava ben oltre il piccolo furto appena consumato. Uno dei ragazzi teneva in tasca una scatolina vuota, dalla quale proveniva un forte odore di sostanza stupefacente. Da lì sono scattati controlli più approfonditi: addosso a uno dei giovani è stato trovato un involucro di hashish, mentre l’altro aveva con sé sei piccoli pezzi della stessa sostanza, confezionati in cellophane.
I poliziotti hanno deciso quindi di estendere la ricerca alle abitazioni dei due. È nelle loro camere che è emersa la realtà ben più grave: barattoli abilmente occultati contenevano complessivamente oltre 350 grammi di stupefacente tra hashish, marijuana e residui vegetali. In casa anche più di 2.000 euro in contanti, suddivisi in banconote di vario taglio, e tutto il materiale tipico del confezionamento delle dosi: cellophane, strumenti per il taglio e un bilancino di precisione.
Alla luce di quanto rinvenuto, i due ventenni sono stati ritenuti coinvolti in un’attività di spaccio. Per il ragazzo trovato con il quantitativo minore di droga è scattata una denuncia a piede libero per detenzione ai fini di spaccio. L’altro, in possesso della parte più consistente, è stato arrestato: nella giornata odierna il provvedimento è stato convalidato con l’applicazione dell’obbligo di firma in Questura.
Una vicenda che, partita da un piccolo furto di penne, ha portato gli agenti a scoprire un’attività di spaccio insospettabile, ben organizzata e nascosta dietro l’apparenza di due giovani incensurati.



