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lunedì | 01-12-2025

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Cronaca

Caso Coingas, Staderini non risponde alla Digos. Attesa per il contenuto completo degli atti

Dopo la pausa estiva riprende quota la vicenda Coingas: convocato in Questura per un interrogatorio, l’ex amministratore unico Coingas Sergio Staderini non ha chiarito le origini delle consulenze affidate allo studio fiorentino di avvocati Olivetti Rason per 304 mila euro e al commercialista Marco Cocci per 144 mila euro e ritenute “incongrue” dal pm Andrea Claudiani.

Il “silenzio”, vale la pena ricordarlo, è una facoltà difensiva prevista dal codice, che prevede il pieno diritto a farne uso, senza che da ciò possano derivarne pregiudizi di alcun genere, in particolare in tema di trattamento sanzionatorio. Con l’avvocato Mario Cherubini che lo difende, Staderini è in attesa di conoscere nei dettagli il contenuto degli elementi in possesso della Procura della Repubblica: intercettazioni telefoniche e messaggi, carte e files dei pc che nelle ultime settimane sono stati passati al setaccio dagli uomini della Digos. Alla luce di questi contenuti, Staderini potrebbe decidere di “ripensare” il suo silenzio e chiarire l’origine degli affidamenti oggetto di contestazione.

L’ex amministratore unico, indagato per peculato, è il primo dei convocati in Questura, incaricata su delega del pm Claudiani a procedere agli interrogatori; a ruota dovrebbero seguirlo gli altri coinvolti a vari livelli e con diverse sfumature: peculato, abuso d’ufficio, favoreggiamento.  Si tratta dei due soggetti beneficiari dei compensi, il commercialista Marco Cocci e l’avvocato Pier Ettore Olivetti Rason. Sarà chiamato anche l’attuale amministratore unico Franco Scortecci, che secondo il pm avrebbe tentato in certo qual modo di “risolvere” la questione degli affidamenti ritenuti “abnormi” dalla Procura e che nel frattempo, sostenuto dall’assemblea Coingas, lo scorso 9 settembre ha deliberato (con l’unica astensione del Comune di Monte San Savino) di promuovere un’azione di nullità e/o annullabilità delle convenzioni oggetto di indagine da parte della magistratura e di promuovere le azioni giudiziarie eventualmente necessarie al riguardo.

Saranno sentiti anche l’impiegata Mara Cacioli, poi l’assessore al bilancio del comune di Arezzo, Alessandro Merelli, l’avvocato del Comune di Arezzo, Stefano Pasquini che, in buona compagnia, ha certificato la congruità dei compensi per il lavoro svolto dai professionisti: il “nulla da eccepire” sugli incarichi era arrivato infatti anche dalla società di revisione contabile Ernst & Young e dal collegio sindacale Coingas. Infine il presidente di Estra Francesco Macrì e il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli