Cronaca
Assalto al bar, Maria Senape: “Erano rumeni, hanno preso poco o niente, conoscevano i miei movimenti”
Ad Arezzo Tv la 54 enne titolare del bar “La rosa dei venti” di via Romana ad Arezzo, la signora Maria Senape, racconta l’assalto subìto stamani alle 4:30 da 3 uomini incappucciati, con un altro a fare da palo all’esterno del locale. Il tentato furto con aggressione, non ha procurato molto ai malviventi: le macchine slot a cui puntavano, erano state svuotate da poco.
“Ho lasciato la porta accostata, che stavo impacchettando perchè venerdì mattina consegno le chiavi del bar che cambia proprietà… è stato un uragano addosso. mi hanno preso, “scocciato” le braccia…”
Dopo essere stata trattenuta qualche ora al pronto soccorso del San Donato, la donna, dimessa, è tornata nel locale che all’alba di stamani stava pulendo, anche perchè per venerdì è prevista la consegna delle chiavi ai nuovi gestori.
“Non mi sono resa conto di niente: il primo mi ha buttato da una parte, verso gli armadietti vicino al bagno, poi mi hanno chiuso in cucina. Gli ultimi clienti li ho mandati via verso le 2, che ho cominciato a impacchettare, volevo stare da sola a fare le ultime cose. Quindi ho chiuso una porta, un’altra l’ho lasciata un pezzettino aperta”
“Avevo i borselli con l’incasso sia delle macchine (slot machine) che del bar, devo fare dei pagamenti perchè cambio anche casa , quindi avevo tutto a portata di mano, invece hanno spaccato le macchine pensando di trovare soldi col fatto che giovedì o venerdì vengono a portarle via…”
“Mi hanno dato un labbrone (schiaffo) che mi ha rintontito, non mi sono nemmeno accorta quando mi scocciavano le mani dietro, ma non sapevo nemmeno come me le avevano legate”.
Pare che gli aggressori siano di nazionalità rumena: “Quando mi hanno detto di stare ferma, dalla cadenza mi sono sembrati rumeni”.
Maria Senape non ricorda di avere allertato la Polizia: “Ho cercato di liberarmi in cucina, dove c’era la finestra aperta, ho provato a sciogliermi, ma non ce l’ho fatta, ho tentato di prendere il telefono col mestolino, ma non ce l’ho fatta. A quel punto dice che è arrivata la Polizia che avrei chiamato io, ma non lo so nemmeno io quello che ho fatto”.
Il bottino? “Hanno spaccato le macchine, ma non credo abbiano portato via chissà cosa, hanno provato ad aprire anche il cambia monete, ma non ce l’hanno fatta. Le macchine erano state svuotate lunedì, quindi col fatto che cedevo il locale, sapendo che giovedì vengono a portarle via, può darsi che mi abbiano sentito”
“È stato qualcuno che sapeva i miei movimenti”.




