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lunedì | 29-12-2025

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Cronaca

Arezzo, un appello per un Capodanno senza botti, nel rispetto degli animali

Il Comune si è già mosso con l’ordinanza che dispone, nei giorni di mercoledì 31 dicembre 2025 e giovedì 1 gennaio 2026, il divieto di accendere fuochi d’artificio e altri artifici pirotecnici come petardi e mortaretti in tutta l’area del centro storico della città. In vista delle celebrazioni per l’arrivo del nuovo anno, l’assessore del Comune di Arezzo, Giovanna Carlettini, rivolge anche un appello alla cittadinanza affinché il Capodanno sia vissuto all’insegna della responsabilità e del rispetto, con particolare attenzione al benessere degli animali.

«Al di là degli aspetti legati alla sicurezza delle persone, soprattutto di chi festeggerà l’arrivo del nuovo anno in piazza o in altri luoghi di ritrovo pubblici o privati, desidero lanciare un appello a favore degli animali», sottolinea Carlettini. «I botti di qualsiasi tipo spaventano cani, gatti e animali selvatici, domestici e d’affezione, provocando loro stress e potenziali rischi per la salute».

L’assessore chiarisce che l’invito non riguarda soltanto il centro cittadino, ma tutto il territorio comunale.

«Non mi riferisco esclusivamente alla città – spiega – ma estendo questa raccomandazione anche alle frazioni e alle zone di campagna, dove è più facile che lo spavento induca gli animali alla fuga, con il rischio che finiscano in strada e possano causare o subire incidenti automobilistici».

Per Carlettini, il rispetto degli animali rappresenta un indicatore di civiltà e maturità collettiva.

«Rispettare il loro benessere sarebbe un segnale profondo di civiltà e il modo migliore per vivere un Capodanno davvero responsabile», afferma.

Consapevole però che, nonostante gli appelli, qualche botto possa comunque verificarsi, l’assessore si rivolge direttamente anche ai proprietari di animali.

«Dovendo fare i conti con il principio di realtà e con qualche inevitabile esplosione – conclude Carlettini – invito tutti i possessori di animali a tenerli in luoghi chiusi e riparati in corrispondenza della mezzanotte. Meglio ancora in casa, accarezzandoli e rassicurandoli finché non tornerà il silenzio».

Un invito semplice ma concreto, per iniziare il nuovo anno con un gesto di attenzione e rispetto verso chi non ha voce, ma condivide quotidianamente la vita della comunità.