Cronaca
Arezzo, scoperto centro estetico abusivo e sequestrati 108 prodotti contraffatti. Denunciato il titolare e sanzioni fino a 18 mila euro

Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Arezzo, nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio e di contrasto all’abusivismo, hanno individuato nel capoluogo un centro onicotecnico abusivo e rinvenuto 108 prodotti contraffatti.
Durante un controllo presso un esercizio commerciale, i finanzieri del Gruppo di Arezzo hanno trovato attrezzature per trattamenti estetici – tra cui bancone, lettino, fornetti UV, smalti, gel, pigmenti e altri strumenti per la cura delle unghie – allestite senza alcuna autorizzazione.
Gli accertamenti hanno permesso di verificare che l’attività era svolta in assenza di comunicazioni a Comune e ASL, senza i requisiti igienico-sanitari previsti né l’attestazione di percorsi formativi obbligatori, come richiesto dalla normativa regionale.
Inoltre, il centro risultava totalmente sconosciuto al fisco, privo di partita IVA e senza registrazione di corrispettivi o dichiarazioni fiscali. Per questo, i finanzieri hanno proceduto al sequestro amministrativo delle attrezzature e contestato alla responsabile, una cittadina di nazionalità cinese, sanzioni fino a 18.000 euro.
Nel corso dello stesso intervento, sono stati rinvenuti anche 108 peluche e altri articoli contraffatti, tra cui i noti personaggi “Labubu” e “Lilo e Stitch”, privi di certificazioni di sicurezza e realizzati con materiali di scarsa qualità, potenzialmente pericolosi soprattutto per i bambini.
Il titolare dell’attività commerciale, anch’egli di nazionalità cinese, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Arezzo per violazione dell’art. 474 c.p. (commercio di prodotti contraffatti), mentre la merce è stata sottoposta a sequestro.
La diffusione del presente comunicato è stata autorizzata dalla Procura della Repubblica di Arezzo (art. 5 del d.lgs. 106/2006, come modificato dall’art. 3 del d.lgs. 188/2021), trattandosi di attività investigativa di interesse pubblico.
Si precisa che il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e che l’indagato deve considerarsi innocente fino a sentenza definitiva di condanna.