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venerdì | 31-10-2025

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Cronaca

Arezzo, gatto randagio ucciso da un colpo d’arma da fuoco. L’assessore Carlettini: “Ferma condanna contro ogni forma di maltrattamento”

Un gesto di violenza gratuita e crudeltà. Un gatto randagio, che da tempo trovava rifugio e cibo nei giardini di alcuni cittadini, è stato colpito da un proiettile e, dopo giorni di agonia, è morto nonostante un disperato tentativo di salvataggio.

A denunciarlo è CasaMauu APS, associazione che da anni opera nella provincia di Arezzo per la tutela dei gatti. A contattarla è stato il veterinario Dott. Stocchi dell’ambulatorio La Fenice di Arezzo, dove il micio era stato portato da una persona che lo aveva trovato in gravi condizioni.

Dagli accertamenti è emersa una ernia diaframmatica causata da un proiettile, poi estratto durante un delicato intervento chirurgico. Nonostante l’operazione fosse tecnicamente riuscita, il gatto — debilitato da giorni di sofferenza — non è sopravvissuto.

CasaMauu ha annunciato l’intenzione di presentare denuncia e di avviare una raccolta fondi per coprire le spese veterinarie e realizzare una piccola statua in memoria dell’animale, che l’associazione ha voluto chiamare Brando: “Un micio di nessuno — scrivono — che si fidava dell’uomo, ma che dall’uomo è stato tradito”.

Sulla vicenda è intervenuta anche l’assessore alle politiche sociali e alla tutela degli animali, Giovanna Carlettini, che ha espresso ferma condanna per l’accaduto:

“La notizia del gatto morto dopo un’agonia generata da un proiettile trovato nei suoi organi vitali suscita sdegno e costernazione. Ogni forma di maltrattamento animale è un reato punito dalla legge, e quando la violenza raggiunge simili livelli, la voce di chi tutela gli animali deve alzarsi con forza.
Mi auguro che la cittadinanza e le associazioni continuino a collaborare, segnalando ogni episodio di abuso o criticità. E auspico che i responsabili di questo gesto vile siano assicurati alla giustizia, perché chi spara a un animale è un pericolo non solo per loro, ma anche per la sicurezza delle persone.”

Un episodio che lascia sgomento e apre, ancora una volta, la riflessione sul rispetto dovuto agli animali e sulla necessità di rafforzare controlli e sensibilizzazione contro ogni forma di crudeltà.