Arbitro aggredito: costole rotte e traumi, 40 giorni di prognosi. Sarri: “Serve una svolta culturale”

Un episodio gravissimo ha segnato la giornata di domenica 8 giugno allo stadio “Città di Arezzo”, al termine della finale del Memorial “Mirko Poggini”, torneo dedicato alla categoria Under 12 che ha visto in campo le formazioni giovanili di Arezzo e Vis Pesaro. Al termine delle premiazioni, un genitore di un calciatore della Vis Pesaro ha fatto irruzione negli spogliatoi, aggredendo fisicamente il giovane direttore di gara, un ragazzo aretino di appena 18 anni. Il giovane arbitro, colpito con violenza, ha riportato due costole fratturate, un trauma alla clavicola, escoriazioni ed ematomi, rendendo necessario il ricovero al pronto soccorso dove è rimasto per ore e dimesso a notte fonda. I medici hanno emesso una prognosi di 40 giorni.
Sulla vicenda interviene il presidente della sezione arbitri di Arezzo, Sandro Sarri, che esprime profondo sdegno: «Un ragazzo di 18 anni che esce di casa per arbitrare una partita tra giovanissimi finisce in ospedale fino alle due di notte. Un’aggressione vile e deplorevole. Fino ad oggi Arezzo poteva considerarsi un’isola felice. Ora, purtroppo, non più».
Sarri ha sottolineato come sia fondamentale andare oltre la solidarietà di facciata: «L’AIA nazionale ha già manifestato la propria vicinanza, e ieri anche Valentina Filzi, arbitra della sezione di Foligno, si è recata personalmente in ospedale. Ma la nostra solidarietà non basta. Serve una svolta culturale. Serve fare di più».
Secondo quanto emerso, l’aggressore si sarebbe introdotto nello spogliatoio senza dare nell’occhio, approfittando del momento di confusione post-partita, per poi colpire il ragazzo in un raptus di rabbia. Le forze dell’ordine stanno conducendo le indagini, mentre l’AIA e le istituzioni sportive stanno valutando ulteriori provvedimenti.
Anche la S.S. Arezzo ha espresso con forza la propria ferma condanna, definendo il gesto “vile e inaccettabile”. I dirigenti amaranto, prontamente intervenuti, hanno contribuito all’identificazione dell’aggressore grazie anche alle riprese video dell’impianto. L’uomo è stato fermato dalle forze dell’ordine e ora dovrà rispondere penalmente del proprio gesto. È attesa anche una presa di posizione da parte della giustizia sportiva.
«Sono allibito – ha dichiarato Paolo Bertini, direttore del Settore Giovanile –. Una giornata di festa, pensata per bambini al loro primo approccio con il calcio a 11, è sfociata in un atto di violenza inaudita. A nome del presidente Guglielmo Manzo e del direttore sportivo Nello Cutolo, esprimo piena solidarietà all’arbitro aggredito e alla sezione AIA di Arezzo, la cui presenza ha garantito qualità e correttezza. Episodi simili sono inaccettabili e devono essere condannati con forza».
In un contesto in cui lo sport dovrebbe essere strumento di crescita, rispetto e inclusione, simili episodi pongono interrogativi profondi e impongono un’azione decisa da parte di tutte le componenti del mondo calcistico, a tutela dei giovani atleti e degli arbitri, troppo spesso lasciati soli. Non è tollerabile che il campo di gioco si trasformi in un luogo di paura.