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lunedì | 19-05-2025

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Violenza di genere, panchine rosse per dire basta: ecco dove sono in Provincia di Arezzo

San Giovanni Valdarno, inaugurata in Piazza della Pace la panchina rossa donata da ABB

Il sindaco Vadi: “Un’azione importante da parte di chi ha scelto di investire sul nostro territorio. Tutela dei diritti e lotta alla violenza di genere come prerogativa di sviluppo della società“.

Il simbolo della lotta alla violenza sulle donne è da ieri in Piazza della Pace, nel quartiere Oltrarno di San Giovanni Valdarno. La panchina rossa donata dalla multinazionale svizzero-svedese ABB, azienda leader nella trasformazione digitale delle industrie che nell’area di Sant’Andrea sta realizzando il nuovo stabilimento che fungerà da centro di eccellenza e sito produttivo per le infrastrutture di ricarica di veicoli elettrici, è stata inaugurata ieri dal sindaco di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi, il vicesindaco Paola Romei, l’assessore alle pari opportunità, Laura Ermini, l’assessore all’istruzione, Nadia Garuglieri, la presidente della Consulta pari opportunità, Laura Del Veneziano e Tessa Mugnai, membro della Consulta pari opportunità.

Installata in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne alla panchina è stata apposta un targa con una frase di Rita Levi Montalcini, scienziata Premio Nobel per la Medicina: “Le donne che hanno cambiato il mondo non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenzaE il numero antiviolenza, gratuito e attivo 24h su 24, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Dipartimento per le Pari Opportunità, 1522.

L’amministrazione comunale ha scelto di collocare la panchina in Piazza della Pace in quanto luogo di aggregazione per famiglie, bambini e adolescenti: affinché questa iniziativa possa avere una valenza civica ed educativa, un messaggio chiaro e visibile per le nuove generazione.

“L’amministrazione comunale esprime profonda gratitudine per l’iniziativa dell’azienda ABB di donare al nostro Comune una panchina rossa in occasione della giornata contro la violenza sulle donne del 25 novembre. Un gesto da parte di una realtà produttiva importante che ha scelto di investire sul nostro territorio che accogliamo con particolare piacere perché sottolinea un’idea di sviluppo e di crescita che pone attenzione sul tema dei diritti, manifestando un interesse evidente per il mondo femminile”, ha dichiarato il sindaco di San Giovanni Valdarno, Valentina Vadi. “Il nostro territorio si è sempre dimostrato particolarmente sensibile ai temi legati alla violenza di genere: pensiamo alla scultura che raffigura una scarpa rossa collocata nel piazzale davanti alla stazione ferroviaria, realizzata dallo scultore Niccolò Bennici, e alle tante iniziative sul tema che come amministrazione promuoviamo”.

“In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne dobbiamo ricordare come violenza e sopraffazione di genere, ancora oggi purtroppo ampiamente diffusi, si combattono in primo luogo attraverso l’eduzione, la formazione e la cultura”, ha continuato il sindaco Vadi. “Ed è per questo che sono fondamentali azioni di sensibilizzazione verso le nuove generazioni, così come il riconoscimento del ruolo pubblico e sociale delle donne. Un riconoscimento imprescindibile per estirpare violenze, discriminazioni e sopraffazioni legate al genere. In questo senso abbiamo scelto di apporre alla panchina una targa con la frase di Rita Levi Montalcini, donna di scienza riconosciuta in tutto il mondo che vedeva nell’intelligenza delle donne una spinta reale per cambiare in meglio la società”.

Una panchina anche per Cortona

Un panchina rossa sulla sommità della scalinata del municipio in piazza della Repubblica, dove sono state collocate le scarpe.

“Cortona manifesta al fianco di tutte quelle donne che decidono di rompere il silenzio e di affidarsi a chi può aiutarle ad uscire da questo incubo, ma la nostra città insieme alle organizzazioni come il centro antiviolenza e alle forze dell’ordine vuole testimoniare la propria vicinanza anche a tutte quelle donne che ancora non hanno trovato il coraggio di denunciare i soprusi”, dichiara l’assessore alle pari opportunità, Valeria Di Berardino. “Sappiamo che il nostro territorio, con dimensioni vaste e ampie zone in cui vivono nuclei familiari in contesti isolati, può prospettare delle condizioni che scoraggiano ad uscire da questo terribile cono d’ombra. Siamo consapevoli che il confinamento, inteso come conseguenza della pandemia, abbia ulteriormente aggravato e impedito l’emersione e quindi il contrasto al fenomeno della violenza sulle donne, per questo il nostro impegno deve essere ancora più forte”.

“I dati a livello provinciale sono preoccupanti”, prosegue il sindaco di Cortona Luciano Meoni, “e ci dicono che da marzo ad oggi gli accessi ai centri antiviolenza sono diminuiti, ma sono aumentate invece gli interventi di emergenza e quindi i codici rosa. Anche una decina di residenti del nostro territorio sono ricorse al servizio Pronto Donna e come amministrazione comunale vorrei ringraziare tutte queste operatrici che insieme alle forze dell’ordine e agli operatori sanitari sono impegnati a fronteggiare e a prendersi cura delle donne vittime di maltrattamenti”.

Dal Comune di Cortona anche un ringraziamento alle associazioni Confesercenti e Confcommercio per aver invitato i loro associati, in occasione di questa giornata, ad allestire di rosso le vetrine dei negozi. Nei prossimi giorni la panchina rossa troverà spazio in un luogo del centro storico di Cortona.

 Quattro panchine rosse e un mazzo di rose inatteso a Sansepolcro

Una mattina di gesti importanti. Non solo quello di mettere a disposizione della comunità alcune panchine rosse per dire “No” alla violenza sulle donne. C’è stato un altro gesto che ha colpito fortemente le persone presenti ieri all’inaugurazione delle panchine a Sansepolcro.

Una donna del Borgo, che ha voluto rimanere anonima, ha fatto recapitare dalla fioraia 4 rose rosse, una per ogni panchina. Un segno, un pensiero che ha commosso tutti e che dimostra come le azioni di sensibilizzazione non debbano mai fermarsi.

La prima panchina è stata collocata nei giardini di viale Osimo, davanti alla scuola. È stata realizzata alcuni anni fa dagli operai del Comune che l’hanno presa in “custodia”. Ieri ha trovato la sua collocazione definitiva e in questa occasione è stata preparata una pergamena per Enzo Mazzoni, ex capo squadra degli operai del Comune che tanto a cuore aveva preso questa iniziativa.

Poi la seconda parte della cerimonia si è tenuta in piazza Torre di Berta, alla presenza di alcuni componenti del Comitato “Le ragazze e i ragazzi del ’60”, che hanno donato 3 panchine, decorate da una targa e un paio di scarpette rosse, in ricordo delle tre vittime di femminicidio che il Borgo porta sempre nel cuore: Alexandra, Katia e Silvia.

“Vorrei ringraziare tutti coloro che si sono spesi per queste iniziative e, sinceramente, grazie anche alla donna che ha donato le 4 rose. Per noi è stato un gesto che non ha eguali perché anonimo, inaspettato e venuto dal cuore. Purtroppo la pandemia sta provocando gravi conseguenze anche sul fronte della violenza sulle donne. Dobbiamo lavorare sull’educazione e la cultura delle persone, dobbiamo garantire alle donne gli strumenti e l’opportunità di denunciare. È un cammino lungo e difficile ma è necessario portarlo avanti, anche grazie alla sinergia tra enti ed associazioni. E proprio con loro, in tutti questi anni, abbiamo lavorato. Il mio ultimo ringraziamento va alle associazioni che trovano rappresentanza in seno alla Commissione Pari Opportunità, la Fidapa, l’Inner Wheel e il Soroptimist”, ha commentato l’assessore alle pari opportunità Catia Del Furia.

Oltre a sostenere le iniziative promosse dall’amministrazione, queste realtà hanno infatti organizzato progetti importanti a sostegno della lotta contro la violenza di genere.

“In particolare”, conclude l’assessore Del Furia, “ricordo l’iniziativa ‘Clementine Antiviolenza – Sosteniamo i centri antiviolenza della Rete D.i.Re.’, promossa dal Soroptimist che permette, attraverso un acquisto online nel suo sito ufficiale, di sostenere i centri antiviolenza, compreso il Pronto Ascolto Donna che opera a livello territoriale, e ‘Noicisiamo 2.0’, la campagna realizzata da Fidapa per la distribuzione di volantini informativi sull’operatività del centro territoriale antiviolenza – che, anche nel periodo di lockdown ha sempre continuato a dare risposte. I volantini vengono distribuiti nelle farmacie, nei supermercati e negli ambulatori medici”.

Sansepolcro è contro la violenza di genere e continuerà con impegno a promuovere azioni di sensibilizzazione, anche grazie a queste straordinarie realtà e persone.

Palloncini in segno di celebrazione anche alla panchina rossa di Soci

La panchina rossa si trova nell’area verde della zona artigianale a Soci, un’area storica nata tanti anni fa grazie al buon cuore e al lavoro delle circa 15 famiglie del Comitato Area Verde. È stata inaugurata a luglio.

L’amministrazione comunale di Bibbiena vi ha apposto una targa con una frase di Shakespeare e il 1522, numero verde antiviolenza. Il verso recita: “Ma la tua eterna estate non dovrà svanire/Non perdere la bellezza che possiedi/Non dovrà la morte farsi vanto che tu vaghi nella sua ombra/Quando in eterni versi nel tempo tu crescerai/Finché uomini respireranno o occhi potran vedere/Queste parole vivranno e dovranno vita a te“.

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