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mercoledì | 29-10-2025

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Attualità

Una preghiera interreligiosa per la pace chiude il Festival dello Spirito

I rappresentanti di più tradizioni religiose e spirituali si troveranno mercoledì 29 ottobre a Santa Maria della Pieve.  Tra le eredità della rassegna rientra il progetto per abbellire il frontone della chiesa di San Giuseppe Artigiano.

AREZZO – Il Festival dello Spirito termina con una grande preghiera ecumenica e interreligiosa per la pace. L’appuntamento sarà mercoledì 29 ottobre, alle 18.00, quando la chiesa di Santa Maria della Pieve ospiterà i rappresentanti di diverse tradizioni religiose e spirituali per un comune momento di incontro finalizzato a invocare la pacifica convivenza tra i popoli. Questa iniziativa, guidata dal vescovo Andrea Migliavacca e trasmessa in diretta streaming e su digitale terrestre da Tsd Tv, chiuderà la seconda edizione del festival organizzato dall’associazione culturale Almasen con Serra Club Arezzo e Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. La preghiera finale sarà curata da don Enzo Greco (responsabile dell’Ufficio Ecumenico e Interreligioso Diocesano) e, accompagnata dall’organo di Maria Luisa Veschi e arricchita dalla lettura di un testo inviato dal Rabbino Capo di Firenze, farà affidamento sulla presenza di padre Ioan Horbaniuc della Chiesa Ortodossa Rumena di Arezzo, della dottoressa Susanne Krage-Dautel della Chiesa Luterana di Firenze, del monaco zen Giancarlo Shinkai Carboni, di Abderrahim El Mouttaqi della Comunità Islamica di Sansepolcro e del sacerdote indù Guruji.

Questo momento di condivisione configurerà uno dei principali patrimoni lasciati in dono dalla seconda edizione del Festival dello Spirito per procedere verso un futuro di fratellanza e di speranza. Un’ulteriore eredità della rassegna arriva dal concorso per l’abbellimento di San Giuseppe Artigiano che, bandito insieme all’Ufficio Scolastico provinciale, ha visto gli alunni di scuole secondarie di secondo grado mettersi alla prova per predisporre una proposta artistica con cui colmare lo spazio attualmente vuoto e monocromatico nel frontone sulla facciata esterna della chiesa cittadina. Il contest ha richiesto di rappresentare San Giuseppe Artigiano, anche in scene di vita comunitaria, in una chiave attuale ma secondo gli stilemi classici di simbologia e iconografia per mantenerne riconoscibilità e sacralità, poi una commissione ha valutato ogni elaborato per arrivare a decretare la classifica finale. La vittoria è stata conferita al progetto di Sofia Castrogiovanni del Liceo “Piero della Francesca” di Arezzo, seguita al secondo posto dal lavoro di gruppo di Emma Falciani, Efrem Ballabio, Giacomo Bartolommei e Gabriele Nofri del Liceo “Benedetto Varchi” di Montevarchi e al terzo posto da Viola Andrea Gurin dell’ISIS “Valdarno” di San Giovanni Valdarno. Tutti gli elaborati resteranno esposti fino a domenica 23 novembre in una mostra allestita nel salone di San Donato adiacente alla cattedrale, poi nei prossimi mesi verranno gettate le basi per concretizzare l’idea creativa e per dare il via alla realizzazione dell’opera da parte di un artista specializzato in street artist. «Il Festival dello Spirito – commenta Alessandro Melis, codirettore insieme a Fernando Maraghini e a Maria Erica Pacileo, – lascerà una testimonianza concreta sul territorio attraverso il contributo e le idee creative delle giovani generazioni».

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