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domenica | 13-07-2025

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Una fuga in Giappone e l’importanza della vista: cosa c’è dietro il nuovo singolo di Leon Seti

“Ognuno durante la quarantena si è dovuto confrontare con qualcosa. Ha gestito i propri problemi. Purtroppo io ho dovuto seguire dei problemi di salute familiari”: l’artista inizia così a raccontare e descrivere il suo nuovo pezzo.

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“Un pezzo escapista, sulla voglia di andare da qualche altra parte. Nella mia testa ho pensato: ‘Sarebbe stupendo andare in Giappone’. Mi è sempre piaciuta l’idea e ho sempre creduto in maniera stereotipata, senza averlo mai visitato, che fosse un posto bellissimo. Il pezzo parla dell’importanza della vista, senso strettamente legato al problema di salute con cui ho avuto a che fare durante la quarantena.

Volevo focalizzare l’immagine dei fiori di ciliegio, che io non ho mai visto. Era un po’ nella mia testa l’immagine simbolo dell’importanza di vedere bene. L’idea era questa: ‘Se avessi le ultime 24 ore di vista dove andrei?’. La canzone è stata da me prodotta inizialmente e poi l’ho portata a Roma, dove sto lavorando con il produttore Pancratio. Il video è stato girato a luglio a Londra”.

{audionews src=”wp-content/uploads/media/audio/news/2020/09/1601472727_e8c3c11461bb3237213ae7a9a8adcbf3.mp3″ cover=”” title=”Japan”}

Japan” è una riflessione di Leon Seti sull’importanza della vista. Ode dedicata a sua madre, il pezzo nasce dal bisogno di scappare con la mente verso un posto sicuro e libero da paure e preoccupazioni. Nell’immaginario di Leon, il Giappone è una metafora della bellezza di un posto lontanissimo dalla realtà. La ballad elettronica è co-prodotta da Leon Seti e Pancratio.

La composizione di Seti vuole creare un sentimento nostalgico e di escapismo attraverso melodie aperte e speranzose, diametralmente opposte alla pesantezza implicita delle linee del testo; Pancratio completa “Japan” con una produzione elettronica raffinata e di impatto.

Credits: scritto da Leon Seti, prodotto da Leon Seti e Pancratio, mix e master presso O.T.T.A. Research Lab. Photo credits: Chiara Lomarini

Bio

Leon Seti nasce ad Arezzo 25 anni fa. Fa un percorso accademico che lo porta a studiare filosofia all’estero e a cominciare a scrivere e produrre musica in Inghilterra. Nel 2019 Leon pubblica “Cobalt“, album d’esordio indipendente che raggiunge la prima posizione della classifica elettronica ITunes. Successivamente esce “Hell“, la cui première del video viene pubblicata da Billboard Italia. Leon attualmente combina elettronica pop con testi sperimentali e molto personali, che hanno portato a paragoni con Bjork, Anohni e Pet Shop Boys. Tra le varie venues, Seti ha suonato a Londra all’O2 Academy Islington e allo Spice of Life. In Italia ha portato la sua musica in clubs come lo Spin Time Labs a Roma e il Cassero di Bologna.