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martedì | 01-07-2025

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Un nuovo portone per la Pieve della Sassaia

A Rigutino sono abituati a stupire e questa volta lo hanno fatto anche con il Vescovo di Arezzo Cortona Sansepolcro, Mons. Andrea Migliavacca. L’occasione si è presentata la sera del 26 giugno alla Pieve della Sassaia.

Siccome il portone della chiesa era molto malridotto e in parte proprio marcio, Giovanni Gallastroni, l’ospitaliero del contiguo Rifugio per viandanti e pellegrini, ha pensato di farne costruire uno nuovo. Qualche mese fa, in un incontro alla Sassaia tra un gruppo di amici e il Vescovo Migliavacca, fu pensato di organizzare una cena per raccogliere fondi da destinare al nuovo portone.

Individuata la data, è stato pubblicizzato l’evento tramite locandine e social. In poco tempo è stato raggiunto il numero massimo dei commensali, circa 180 persone. Sono arrivate persone da varie regioni d’Italia: pellegrini che hanno conosciuto l’ospitalità di Giovanni, amici del Rifugio, personalità della politica e della società, abitanti della zona. Ospiti d’onore il Vescovo Andrea Migliavacca, il Parroco di Rigutino don Felicien Nsabimana, l’Arciprete di Castiglion Fiorentino don Aimé Stanislas, Mario Agnelli Sindaco di Castiglion Fiorentino e rappresentanti del Comune di Arezzo e della Regione Toscana.

La cosa singolare è stata che prima della cena si è tenuta una cerimonia di inaugurazione del bel nuovo portone. Sì, prima ancora di avere la somma necessaria a coprire le spese, l’abile falegname di Vitiano, Pietro Mattesini – aiutato da Carlo Bambini – ha realizzato un portone nuovo, a due ante e tre pannelli, in legno di castagno stagionato da alcuni decenni. Un vero capolavoro che il Mattesini ha realizzato sulla fiducia della riuscita della raccolta fondi, senza chiedere nulla, al punto che scherzosamente il Vescovo ha detto: “Un bel metodo, magari lo farò mio in altri restauri di chiese: si fa fare il lavoro e poi si vedrà …”.

È seguita una breve cerimonia. Dopo i ringraziamenti di Giovanni Gallastroni, il Vescovo Andrea ha preso la parola, ringraziando sia Giovanni sia il falegname Pietro e gli altri organizzatori della serata. Poi, partendo dal portone della Chiesa della Sassaia e rifacendosi a Papa Francesco, ha spiegato come le porte delle chiese e della Chiesa debbano rimanere aperte, quale segno di accoglienza e di apertura verso tutti. Porta aperta per far entrare, ma anche per far uscire, per andare verso il mondo, portando il messaggio del Vangelo a tutti.

All’apertura del portone, dall’interno della Pieve si è levato un affascinante e melodioso canto eseguito dal coro Musica Antiqua di Rigutino.

Poi, la cena, preparata da Giovanni e dalle sue collaboratrici. Una cena davvero gradevole, su uno dei luoghi più suggestivi del nostro territorio, qual è il piazzale della Pieve della Sassaia, magnifico balcone sulla Valdichiana.

Ad allietare i presenti c’erano le poesie di Walter Storri e la chitarra di Federico Bottegucci.

E così, la Pieve della Sassaia ha il suo nuovo portone. La chiesa di San Quirico “de Briciano” (antico nome del luogo in epoca romana) è una chiesa importante che affonda le sue radici nell’alto medioevo. Appare nei documenti dopo il Mille, quando fu donata dai suoi proprietari all’Abbazia di Santa Flora e Lucilla a Torrita, presso l’Olmo. Con la nascita del locale “Comune” (1200) la chiesa e il suo ampio piazzale furono utilizzati per le assemblee degli “uomini” di Rigutino e delle magistrature comunali che venivano convocate al suono della sua campana. All’interno di San Quirico oppure sul suo piazzale dove il 26 si è svolta la gran cena, erano un tempo nominati i Consoli, i Consiglieri, i Campari, i Ballitori, gli Esattori del Comune.

Quanta storia è passata da qui! E se adesso la Pieve di San Quirico alla Sassaia e la sua canonica sono belle e accoglienti, il merito è di don Virgilio Annetti, per 55 anni cappellano e poi parroco a Rigutino. È stato lui a portare avanti gli importanti restauri e sempre lui ad aver ideato insieme a Giovanni Gallastroni la creazione del Rifugio, una bella realtà che vede fermarsi per alloggiare o per un pasto pellegrini e viandanti provenienti da tutta Europa.

Grazie a tutti i presenti e complimenti agli organizzatori.

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