Tappa aretina per Luca e Giulia: il Giro d’Italia per raccogliere protesi per l’Africa

“Io e mio marito Luca siamo partiti da Verona per un viaggio itinerante in tutta Italia e, facendo una piccola deviazione, siamo appena arrivati ad Arezzo! Io lo anticipo in camper, lui invece, con la sua gamba in carbonio, si farà più di 4000 km in bicicletta!! Il nostro obiettivo è raccogliere protesi di arti usate da riciclare e farle arrivare fino in Africa, quindi se conoscete qualcuno che ne ha da donare, contattateci!!”
“Due Ruote e Una Gamba – Ri-cicloviaggio 2021”, un viaggio “in libera” quello di Giulia e Luca, moglie e marito, iniziato lo scorso 1 settembre da Verona, Piazza Bra: Luca Falcon, in bicicletta e Giulia Trabucco al seguito con un camper, fondatori dell’Associazione Karma On The Road nata dopo l’incidente in moto di Luca nel quale aveva perso la gamba sinistra. La coppia percorrerà tutta l’Italia, da Verona a Palermo e ritorno, facendo visita nel percorso a persone con disabilità e ad associazioni no-profit che operano nel mondo dei disabili e amputati. Come spiega Giulia su Facebook, “io guiderò il nostro Adriatik Coral 680 per tutta l’Italia, mentre lui con la sua protesi alla gamba sinistra farà 4000 km in bicicletta! Durante il viaggio raccoglieremo protesi usate da riciclare e spedire fino in Africa! Tutta l’avventura sarà documentata alla pagina Karma on the Road. Se volete seguirci nella nostra impresa ci farebbe piacere. La nostra filosofia è seminare del bene lungo la strada… pronti a venire con noi?!”. Luca Falcon e Giulia Trabucco non sono nuovi ad imprese epiche, visto che nel 2020 hanno messo a segno un altro viaggio solidale percorrendo in moto migliaia e migliaia di chilometri da Verona fino a Dakar, in Senegal, sempre per consegnare protesi per le gambe. Risultato? 206 protesi consegnate. “Sono stato investito da un’auto mentre tornavo dal lavoro in moto e, dopo 41 interventi, 28 anestesie generali, una gamba amputata, una protesi al gomito e una buona dose di viti e bulloni, sono di nuovo in sella”, racconta Luca. Un nuovo ri-cicloviaggio, come lo hanno definito gli stessi protagonisti, che ha portato i primi risultati dopo un giorno di viaggio: “Oggi abbiamo fatto il Primo ritiro di protesi. Lui si chiama per l’appunto Primo (non è una battuta) ed è stato amputato a 16 anni dopo un incidente in vespa. Abbiamo parlato un pochino e ci siamo bevuti un caffè insieme… Al momento della consegna delle protesi si è fermato su una di queste e con la voce un po’ spezzata ci ha detto che con quella in particolare ci ha fatto 200.000 km in bicicletta. Cosa abbiamo provato in quel momento non si può esprimere a parole. Sapevamo cosa vi stiamo chiedendo, ma oggi abbiamo capito nel profondo il vero senso di donare una parte di se stessi a qualcun altro… e forse è la cosa che più si avvicina all’amore. Grazie Primo per quello che ci hai insegnato oggi, e soprattutto grazie a nome delle persone che macineranno altri chilometri con quelle protesi, magari proprio in bicicletta, chi lo sa…”. Il racconto del viaggio, lei in camper e lui in bici, è dettagliatissimo. Ecco la sintesi dell’arrivo in città, passando dal Passo dei Mandrioli: “Ho fatto il mio primo vero passo in bici, ho bucato per la prima volta nel ri-cicloviaggio, sono riuscito ad arrivare comunque ad Arezzo riparando la camera d’aria. Arrivato al karma-camper ho notato che il copertone era un pochino lacerato causa foratura. Siamo andati a cercare un ricambio e dopo 4 tentativi abbiamo trovato una nuova coppia di pneumatici e camere d’aria. Ho montato tutto in un’area di sosta“. Buon viaggio e buona raccolta a Luca e Giulia!
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