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martedì | 11-11-2025

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Attualità

Scuole, in Provincia di Arezzo 12.540 domande per le Gps Ar24Tv

Secondo i numeri forniti dal Miur sono 753.750 le domande pervenute per l’inserimento nelle Graduatorie provinciali e di istituto per le supplenze. Per la prima volta, quest’anno, la procedura è stata interamente digitalizzata. Oltre 64mila le domande di partecipazione inoltrate per la procedura straordinaria per l’immissione in ruolo di docenti per la scuola secondaria di I e II grado. Nella sola provincia di Arezzo cifre da capogiro: 12.540 domande per le Gps.  Arriva invece a 76mila il numero delle domande di partecipazione per il concorso ordinario di infanzia e primaria e a più di 430mila per la secondaria di I e II grado. La rilevazione è stata condotta dal Ministero dell’Istruzione dopo la chiusura dei tempi utili per la presentazione delle istanze.

https://www.youtube.com/watch?v=kEEKr4vdIJQ

Il lavoro dei sindacati

Procedure concorsuali, graduatorie a esaurimento e provinciali. Un iter telematico per quasi tutte le operazioni. Innumerevoli le richieste di aiuto rivolte ai sindacati per la compilazione delle varie domande. E i numeri parlano chiaro: le domande arrivate sulla provincia di Arezzo per le Gps (Graduatorie provinciali di supplenza di I e II fascia) sono 12540.

“Durante il lockdown i sindacati sono stati impegnati nei trasferimenti che hanno investito migliaia di persone. Lavoravamo da remoto con i nostri iscritti e con le persone che ci chiedevano aiuto. L’esplosione si è avuta con la fine della scuola quando tutta una serie di procedure e concorsuali e di gps sono state messe in ballo. Scadenze ravvicinate su concorso straordinario, ordinario, abilitazioni straordinarie e, in particolare, per le gps. Mi sono trovata a stare in ufficio fino alle 23 di sera per cercare di fare i collegamenti con le persone. Ci siamo dovuti reinventare: il ruolo del sindacato è fatto soprattutto del rapporto interpersonale e invece adesso ci siamo trovati a creare gruppi sui social, su Whatsapp, a fare videoconferenze. Siamo partiti con una modalità telematica mai utilizzata per le graduatorie provinciali. Le difficoltà iniziali sono state tante ma adesso siamo soddisfatti delle risposte che siamo riusciti a dare le persone”, dichiara Valeria Bigiarini, segretario generale territoriale Arezzo-Siena Uil Scuola.

I prossimi step

“Per i prossimi passaggi c’è una tempistica specifica che il ministero ha rilasciato ai vari uffici scolastici regionali. La valutazione delle Gps verrà per l’appunto svolta seguendo le date fornite. Entro il 31 di agosto le scuole dovrebbero procedere alla valutazione dopodiché, siccome quest’anno non ci saranno graduatorie provvisorie ma saranno direttamente le definitive, dal primo di settembre al 14 settembre dovrebbe partire la ‘chiamata’. Tuttavia non sappiamo ancora come avverrà perché ovviamente le difficoltà sono tantissime.

Su questo punto vorrei spendere una parola nei confronti del personale della scuola che si è trovato costretto dall’oggi al domani a essere investito di questo tipo di responsabilità: valutare le domande delle Gps in tempi molto stretti. Sarebbe stato necessario prevedere tempi più distesi, non è possibile fare le cose in una settimana, 10 giorni perché questo sicuramente aprirà dei contenziosi enormi”, afferma Bigiarini.

La situazione attuale tra responsabilità e incertezze

“Siamo in un caos completo. Chiaro è che la scuola in questo momento sta pagando il prezzo maggiore. Abbiamo tutta una serie di norme che sono state demandate alla responsabilità diretta delle scuole. I dirigenti sono preoccupati per le eventuali responsabilità penali in caso di riapertura della scuola, i docenti a loro volta temono un ritorno della didattica a distanza. Nutre profonde preoccupazioni tutto il personale della scuola, amministrativo, ausiliario e tecnico che, in tutto questo scenario, deve cercare di coordinare questa situazione”.

“L’emergenza sanitaria ha fatto emergere l’importanza della scuola e della sanità ma anche le loro falle, visto che sono state le prime a mostrare la loro vulnerabilità. Forse questo dovrebbe far ragionare i nostri politici” conclude Bigiarini.

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