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martedì | 03-06-2025

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“Quelle inaccettabili morti di una guerra mai dichiarata”, ad Arezzo un evento dedicato ai femminicidi

Interverranno all’iniziativa autorevoli relatori: il Sottosegretario al Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, senatrice Tiziana Nisini, che partirà nella sua analisi proprio dal mondo del lavoro; l’On Manfredi Potenti della 2^ Commissione Giustizia alla Camera che parlerà di alcune proposte legislative inerenti la disciplina del Codice Rosso, ma anche il dott. Marco Dioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo e l’avvocato Antonella Calussi che esamineranno eventi ricorrenti sul fenomeno, infine la giornalista e scrittrice Sara Lucaroni tratterà la situazione delle donne negli scenari di guerra in Afghanistan prima ed oggi in Ucraina. Sarà effettuata una ricognizione sulla violenza in generale e di genere in base alla pubblicazione sulla Rivista giuridica di Polizia, di un articolo scientifico del Prof. Mauro Mancini Proietti, docente universitario e già Vice Questore della Polizia di Stato. Sarano presenti anche il Prefetto di Arezzo Maddalena De Luca, il nuovo Questore Maria Luisa Di Lorenzo, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati Roberto De Fraja e il Presidente di Arezzo Innovazione Fabio Badii. Modererà l’incontro la giornalista Giovanna Romano, Presidente del Gruppo autonomo Stampa di Siena.

L’evento, accreditato presso l’Ordine Nazionale dei giornalisti e degli Avvocati di Arezzo, ha riscosso grande attenzione registrando già il pieno delle adesioni.

“Il femminicidio è un fenomeno che non si arresta, anzi si è acuito in questi ultimi tempi a causa della pandemia e la costrizione dentro le mura domestiche ha purtroppo generato in molti casi anche il coinvolgimento dei minori – afferma la Presidente Silvia Chiassai Martini – Le Istituzioni sono chiamate a cercare di dare il massimo aiuto possibile, non solo sostenendo concretamente le donne che subiscono violenza, ma anche dando risposte contro questa piaga sociale. La prevenzione è il mezzo principale per contrastare il femminicidio, prima ancora che sfoci nell’atto criminale, che deve essere combattuto promuovendo ogni possibile ‘azione positiva’ per favorire una nuova consapevolezza e una presa di coscienza soprattutto nei più giovani verso un superamento degli stereotipi di genere la cui deriva sta portando ad un continuo ed inaccettabile uso della violenza. Ringrazio gli importanti ospiti che si sono resi disponibili ad approfondire un tema doloroso, diventato una guerra che dobbiamo provare a vincere tutti insieme”

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