Montevarchi: nasce l’e-commerce di grandi firme per aiutare la parrocchia cittadina

Il ricavato andrà a finanziare i progetti di assistenza della Casa Famiglia Caritas di Montevarchi che aiuta circa 200 persone all’anno, con ospitalità per 40 persone, mista tra residenze stazionarie e temporanee. La missione, come si legge nel sito, è raccogliere e vendere capi usati di qualità, per ridurre i consumi della moda e favorire uno sviluppo sostenibile e solidale. Il progetto inizia nel 2015 all’interno delle mura della Casa Famiglia Caritas di Montevarchi, dalla volontà di un gruppo di giovani di aiutare le persone accolte nella Casa Famiglia, in poco tempo è diventato un’associazione di volontariato, Francesco The S-Hope, e ha raccolto più di 2400 capi usati ancora in ottimo stato, rivendendoli in temporary shops e su eBay. Negli anni successivi, ha attirato giovani talenti con competenze chiave nella moda e partner professionali in grado di trasformare Francesco The S-Hope in una realtà più importante, quella di Clothest*.
“Nel prossimo futuro”, fanno presente i responsabili del progetto guidati da Paolo Iabichino, “sarà intento ampliare l’impatto sociale, includendo nell’organico lavorativo le stesse persone svantaggiate accolte nella Casa Famiglia”.
“Questo progetto per me è una linea d’orizzonte, che unisce mondi distanti”, aggiunge Letizia Baldetti, founder di Clothest*. “A me ha donato una grande libertà di acquistare, di sbagliare acquisti, di stancarmi di ciò che ho acquistato, perché d’ora in poi niente andrà più perduto, tutto potrà essere consapevolmente rimesso in circolo e trasformato in patrimonio sociale. Riciclare è trasformare il desiderio di possesso in libertà di acquisto”.
Per chi volesse donare o acquistare i capi di moda è possibile farlo su clothest.it o sull’omonima pagina Instagram.