Lettera ai potenti della Terra: Cosimo accede alla Finale del Festival delle lettere di Milano

La XVIII edizione del Festival delle lettere si concluderà il 25 e 26 maggio 2024 presso la Casa Cardinale Ildefonso Schuster, in Via S. Antonio a Milano: un luogo nascosto, tutta da scoprire proprio come le storie scritte nero su bianco in una lettera, che si svelano parola dopo parola.
Lettere ricevute da partecipanti che racchiudono le loro le emozioni, il loro mondo, i loro pensieri.
La categoria riservata agli scrittori nati dal 2010 in poi, si è rivelata fonte di inaspettate interpretazioni e di interessanti spunti di riflessione.
Tra i 16 autori finalisti nella categoria under 14 che concorreranno per aggiudicarsi l’ambito primo premio, c’è uno studente dell’I.C. Cesalpino di Arezzo: si chiama Cosimo Bertuccini e frequenta la classe 2° A ad indirizzo musicale.
Ogni lettera è stata consegnata in due copie: una scritta a mano e una dattiloscritta.
La copia dattiloscritta doveva avere la lunghezza massima di un foglio A4 con font di dimensioni 12 punti.
Il tema principale scelto per questa edizione “lettera al bullo”.
Uno sguardo, una parola o un gesto hanno il potere di costruire uno scudo di forza e superiorità, dietro il quale possono nascondersi le comuni fragilità umane.
Spinto da un mondo ambizioso e competitivo, il bullo sceglie, più o meno consapevolmente, la strada della forza per il desiderio di primeggiare.
Che sia a scuola, a lavoro o con un messaggio, si impone, urla per far prevalere la propria voce e sentirsi potente, a volte accompagnato da fedeli compagni.
Così una presa in giro che può sembrare innocente si amplifica come un’eco, fino a diventare un’abitudine.
Per gli under 14 invece vi è stata la possibilità di partecipare con una lettera a tema libero.
Cosimo ha deciso di inviare una bellissima lettera a tutti i potenti della terra il cui contenuto chiaramente non possiamo anticipare in attesa del verdetto della giuria.
“Molti studenti sono molto più bravi a dir le cose per lettera che a voce, e alcuni scrivono lettere artistiche, piene di inventiva, davvero belle” ricorda la prof.ssa Paola Oretti dell’I.C. Cesalpino.
“Comunicare per lettera richiede tempo, riflessione, brutte copie. Scrivere a mano, spedire, attendere la risposta dalla giuria del Festival ed è molto più complicato che chattare, mandare una mail, scrivere un tweet, taggare qualcosa su Facebook o cliccare un mi piace” aggiunge la prof.ssa Oretti.
“Ma una lettera ben scritta lascia il segno, fissa un punto fermo, indica un sentimento maturo” conclude entusiasta del risultato raggiunto dai suoi studenti.
“Fare agevolmente ciò che riesce difficile agli altri, ecco il talento – spiega la Dirigente Scolastica dell’I.C. Cesalpino prof.ssa Sandra Guidelli – il talento è una scintilla che leggo negli occhi dei nostri ragazzi. Ma avere talento non basta: occorre tenacia e determinazione. La nostra scuola è impegnata a rivelare legami invisibili tra le cose, a nutrire con discrezione, a moltiplicare stupore e conoscenza, ad accompagnare gli studenti verso il futuro sviluppando i loro talenti”.