Attualità
Le scuole aretine dicono no alla criminalità organizzata nel ricordo di Giovanni Paolo II

Le scuole aretine dicono di nuovo no alla criminalità organizzata nel ricordo di Giovanni Paolo II. Si è svolto nella mattinata del 10 ottobre, presso l’Auditorium Caurum Hall “Guido d’Arezzo”, il convegno “Noi ragazzi siamo estranei alla mafia”, seconda edizione dell’iniziativa dedicata all’educazione alla legalità. In platea oltre 250 studenti delle scuole superiori di Arezzo e provincia, con una partecipazione particolarmente numerosa del Liceo “Vittoria Colonna”, già promotore lo scorso anno di sette incontri con testimoni della lotta alla mafia insieme all’Associazione culturale “L’Arte di Apoxiomeno”. L’evento si è svolto sotto l’egida del Capo della Polizia di Stato, dell’Ufficio Scolastico Regionale – ambito di Arezzo, della Camera Penale di Arezzo e di ESTRA S.p.A., con l’obiettivo di ricordare che la mafia non riguarda solo la Sicilia o il Sud, ma si insinua ovunque, anche in contesti ritenuti “isole felici”, come ha ricordato il Sostituto Procuratore Pierangelo Padova.
I relatori
Al tavolo sono intervenuti:
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S.E. Mons. Andrea Migliavacca, Vescovo di Arezzo;
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Pierangelo Padova, Sostituto Procuratore della Repubblica presso la DDA di Palermo;
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Avv. Giovanni Chinnici, figlio del magistrato Rocco Chinnici, ucciso da Cosa Nostra nel 1983;
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il cantautore Daniele Melis, autore del video proiettato in apertura, molto apprezzato dagli studenti;
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i rappresentanti della Consulta studentesca provinciale, Siro Tiziano Montini e Lorenzo Rampi.
Ha moderato il Presidente della Camera Penale di Arezzo, Avv. Roberto Piccolo.
Saluti istituzionali
Il Vicesindaco di Arezzo, Lucia Tanti, ha invitato i ragazzi a seguire con attenzione le testimonianze dei relatori “venuti da lontano per portare la loro esperienza”.
Significativo anche l’intervento del Presidente di Estra, Francesco Macrì:
“L’educazione alla legalità è un tema centrale per lo sviluppo democratico e sociale del Paese. L’istruzione è un ottimo antidoto per essere estranei al fenomeno mafioso. Estra, impresa radicata nel territorio e vicina a famiglie e imprese, condivide un progetto che mette al centro il contrasto alla criminalità organizzata e quindi la sicurezza, la legalità, la possibilità di vivere e lavorare senza paure, minacce, condizionamenti.”
Testimonianze e momenti di forte emozione
La mattinata è stata segnata da racconti e memorie che hanno toccato da vicino i ragazzi. Gianni Fruganti, già magistrato ad Arezzo, si è commosso ricordando il suo incontro con Rocco Chinnici, vittima di una delle prime autobombe mafiose. Emozione anche nelle parole di Pietro Trapassi, fratello del maresciallo dei Carabinieri Mario Trapassi, caduto nello stesso attentato, e del Procuratore Padova, nel rievocare i “supereroi” della legalità: Falcone, Borsellino, Chinnici, e tanti altri.
I messaggi chiave
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Mons. Migliavacca ha richiamato l’invettiva di San Giovanni Paolo II contro la mafia, nel ventennale della sua scomparsa, ricordando l’impegno e i martiri della Chiesa.
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Il Procuratore Padova ha sottolineato: “I ragazzi sono e devono essere estranei alla mafia, ma non devono essere indifferenti.”
La seconda edizione di “Noi ragazzi siamo estranei alla mafia” ha ribadito, con la partecipazione convinta delle scuole, che la legalità si costruisce ogni giorno. Una mattinata densa di contenuti e di emozioni, che lascia un messaggio chiaro: i giovani dicono no alla mafia e scelgono l’impegno civile.