I premiati de La Guglia e Gente del Monte dalla Misericordia savinese

Il Teatro Verdi di Monte San Savino ha ospitato la settima edizione della cerimonia di consegna dei premi “La Guglia” e “Gente del Monte”, istituiti dalla locale Confraternita di Misericordia presieduta dal Governatore Luciano Falchi. I premi sono stati assegnati a cittadini e associazioni savinesi, che nel corso dell’anno o degli anni precedenti, con il proprio impegno ed attività concreta, si sono distinti in campo sociale, culturale, sportivo ed economico e che abbiano dato lustro alla città, accrescendone il prestigio. I premiati del 2025, individuati da un’apposita Commissione, sono stati: Premio “La Guglia” a Massimo Rossi… oste a colori per l’incessante promozione delle tipicità e delle tradizioni culinarie savinesi; Associazione Nazionale Combattenti e Reduci di Monte San Savino…per le attività svolte per onorare il servizio e il sacrificio di chi ha dato la vita per la Patria; Perimetro Arredamenti per le sue produzioni che hanno contribuito allo sviluppo economico del territorio savinese; Comitato Carnevale dei Ragazzi di Monte San Savino … che da oltre trent’anni si adopera con successo per offrire alla comunità savinese le tradizionali sfilate di carri allegorici, mentre il Premio ‘Gente del Monte’ è andato a: Gino Falchi …per la sua eccellente produzione di modellismo; alla memoria di Giovanni Polvanesi…per il suo inesauribile impegno a sostegno dello sport e ad Alvaro Ricchi…per la sua pluridecennale attività di componente della Filarmonica Ario Gigli. «Anche quest’anno è stato un grande successo – ha dichiarato Luciano Falchi, Governatore della Confraternita – la nostra Misericordia, da sempre impegnata nel servizio, nella solidarietà e nella vicinanza alle persone, ha voluto rinnovare questa serata per valorizzare chi, con il proprio esempio, contribuisce e ha contribuito a dare lustro al nostro territorio. Un premio che non celebra soltanto risultati, ma soprattutto valori: dedizione, responsabilità, umanità e senso di appartenenza».