Giornata Mondiale del Malato, la cerimonia in Cattedrale – Foto

«La malattia fa parte della nostra esperienza umana. Ma essa può diventare disumana se è vissuta nell’isolamento e nell’abbandono, se non è accompagnata dalla cura e dalla compassione. Quando si cammina insieme, è normale che qualcuno si senta male, debba fermarsi per la stanchezza o per qualche incidente di percorso. È lì, in quei momenti, che si vede come stiamo camminando: se è veramente un camminare insieme, o se si sta sulla stessa strada ma ciascuno per conto proprio, badando ai propri interessi e lasciando che gli altri “si arrangino”. Perciò, in questa XXXI Giornata Mondiale del Malato, nel pieno di un percorso sinodale, vi invito a riflettere sul fatto che proprio attraverso l’esperienza della fragilità e della malattia possiamo imparare a camminare insieme secondo lo stile di Dio, che è vicinanza, compassione e tenerezza.»
Inizia così il messaggio del Santo Padre Francesco diffuso per la XXXI giornata mondiale del malato, sabato 11 febbraio 2023, e intitolato “Abbi cura di lui – la compassione come esercizio sinodale di guarigione”.
È un esercizio in cui la Misericordia di Arezzo si cimenta con ogni sua attività, nell’operato di ciascun suo componente, ogni giorno, a tutte le ore del giorno. È racchiuso nello spirito con cui lo fa!
Ed è proprio questo che amiamo sottolineare perché è questo spirito che dà a ogni gesto solidale o caritatevole il valore dell’esempio!
E l’esempio guida le attività di altri e altri ancora, ne orienta i comportamenti, ne indirizza le intenzioni. Si può affermare che “educhi”!
Così ieri abbiamo onorato con nostri operatori e mezzi, insieme a quelli di tante associazioni da tutto il circondario aretino, la ritrovata consuetudine – sospesa purtroppo per il periodo Covid – di accompagnare malati a prender la Santa Messa in Cattedrale, officiata da S.E. il Vescovo della Diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro Mons. Andrea Migliavacca. Una cerimonia suggestiva e simbolica, proprio perché porta in mezzo alla città la rappresentazione autentica dell’accompagnare il malato, del “camminare insieme” a lui.
Perciò alla Misericordia di Arezzo amiamo parlarne in ogni circostanza, anche in quelle di pura divulgazione o perfino d’intrattenimento culturale: si tratta di quello spirito di “volontariato di relazione”, o “di prossimità”, che è vicinanza d’animo e di cuore ai nostri simili, a ciascuno di loro, specialmente a quelli che sono più in sofferenza per malattia o infermità. E non solo nella giornata internazionalmente a loro dedicata.
Ciò che ci augureremmo venisse percepito forse consiste tutto nel desiderio che la Giornata Mondiale del Malato possa durare in ciascuno di noi per tutto l’anno; che ogni giorno dell’anno sia per tutti “LA” giornata del malato.
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