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mercoledì | 19-11-2025

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Attualità

Giani si racconta agli studenti aretini: “Già a 13 anni nella Misericordia di Arezzo”

Dal 1 ottobre 2020 è presidente di ENI Foundation, ente soggetto al board di Eni che ha come missione le attività umanitarie. Il 19 giugno 2021 è stato nominato presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia.

Aretino doc, Domenico Giani negli anni ha acquisito specifiche esperienze in tema di sicurezza e ordine pubblico: dai servizi segreti italiani fino al comparto sicurezza del Vaticano dove dal 2006 per quattordici anni ricopre la massima carica del corpo.

Classe 1962, laureato in pedagogia all’Università di Siena e in Scienze della Sicurezza economico-finanziaria a Tor Vergata, ha prestato servizio nella Guardia di Finanza, poi presso la presidenza del Consiglio, ed oggi è tra l’altro ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta a Cipro.

È stato il responsabile della sicurezza di tre pontefici, Wojtyla, Ratzinger e Bergoglio ed è tra i pochi laici a poter raccontare di aver ospitato Papa Francesco a casa sua.

Per Papa Francesco ha coordinato la regia di oltre trenta viaggi internazionali, più tutti quelli in Italia e le visite private.

Venerdì 7 novembre 2025 Domenico Giani è stato ospite dell’I.C. Cesalpino per un atteso incontro con gli studenti della scuola media di piazza Fanfani ad Arezzo sul tema del volontariato e il valore della solidarietà.

Incontro promosso dalla prof.ssa Annarita Sinatti e durante il quale i ragazzi della Cesalpino hanno potuto porre tantissime domande al dr. Giani che ha esordito raccontando la profonda devozione alla Madonna del Conforto che ha accompagnato ogni tappa della sua crescita.

Avevo solo tredici anni quando iniziai a prestare servizio nella Misericordia di Arezzo – ha ricordato Giani agli studenti – ho incontrato testimoni autentici del volontariato, persone capaci di insegnarmi con l’esempio che cosa significhi essere generosi verso il prossimo”.

Ma ci sono altri luoghi che sono stati molto importanti per me e fondamentali – ha aggiunto Giani – e penso alla Verna, a Camaldoli, alla parrocchia del Sacro Cuore e a Rondine. Luoghi dove ho incontrato persone che mi hanno aiutato a comprendere che la vera vocazione è servire”.

Papa Francesco ricordava spesso che i volontari servono il prossimo senza servirsi del prossimo – ha puntualizzato Giani – seguendo anche l’insegnamento di San Giovanni Paolo II dobbiamo essere ogni giorno promotori della civiltà dell’amore”.

Promuovere la pace e la solidarietà – ha concluso Giani – è un nostro impegno, una nostra missione. Dobbiamo essere consapevoli che uno sguardo misericordioso può cambiare una vita. E credere fermamente nella comunicazione del bene mettendosi in gioco, accogliendo il nostro prossimo e costruendo speranza”.

Gli angeli dei nostri tempi sono tutti coloro che si interessano agli altri prima di interessarsi a sé stessi – ha ribadito la Dirigente Scolastica Sandra Guidelliperché dopo il verbo amare il verbo aiutare è senza dubbio il più bello del mondo. E con la sua bellissima testimonianza il dr. Giani oggi ci ha ricordato che non dobbiamo mai dimenticare che il vero potere è il servizio. Dobbiamo avere cura di ogni persona, con amore, specialmente dei nostri ragazzi e di coloro che sono più fragili”.

Ascoltare, essere attenti, consolare, perdonare, accompagnare, abbracciare, aiutare sono verbi che a volte dimentichiamo – ha aggiunto la prof.ssa Annarita Sinattiil dr. Giani ci ha ricordato che bisognerebbe scriverli su una parete accanto alla porta di casa, e leggerli ogni volta che usciamo nel mondo”.

Perché il volontario lavora nell’ombra senza chiedere nulla. Aiuta gli altri e basta – ha concluso la prof.ssa Sinatti – il suo gesto ha il valore di un’opera invisibile e quindi è immenso. È di quelli che nessuno vede, nessuno può ammirare, applaudire o disprezzare e che, proprio per questo, cambia noi e quello che saremo anche in mezzo agli altri”.

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