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domenica | 23-11-2025

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Attualità

Esclusione sociale: in aumento le richieste d’aiuto ad Arezzo

Arezzo – Cresce l’impegno dell’organizzazione Oxfam in città su lotta alle disuguaglianze e per l’integrazione delle famiglie straniere: in 12 mesi, quasi 2 mila gli accessi al Community Center di Saione per la ricerca di occupazione e casa, procedure di regolarizzazione, episodi di sfruttamento lavorativo. In aumento del 13% rispetto al 2020

Il lavoro nelle scuole aretine per ridurre il rischio di abbandono scolastico dei giovani con cittadinanza straniera, che oggi in oltre il 24% dei casi lasciano la scuola senza terminare gli studi.

Si intensifica l’impegno di Oxfam ad Arezzo per rispondere al numero crescente di richieste d’aiuto delle tante famiglie straniere e italiane in difficoltà e a due emergenze sociali sentite da una fascia sempre più ampia di cittadini: la crisi abitativa e lo sfruttamento lavorativo.

Nell’ultimo anno, infatti, sono stati quasi 2 mila gli accessi al Community Center gestito dall’organizzazione nel quartiere di Saione, con un aumento del 13% rispetto al 2020.

Nato nel 2017 per fornire un aiuto concreto e rispondere alle esigenze di chi si trova in situazioni di fragilità, fornendo informazioni e orientamento sui servizi offerti dal territorio, il Community Center di Arezzo sta diventando così un vero e proprio osservatorio sulle disuguaglianze in provincia.

“Negli anni il Centro di via Isonzo è diventato un punto di riferimento in città per l’integrazione delle famiglie di origine straniera, con un numero consistente di richieste di sostegno per le pratiche relative al permesso di soggiorno e i ricongiungimenti familiari, all’ottenimento della cittadinanza. In particolare da parte di persone provenienti da Bangladesh e Pakistan. – spiega Caterina Casamenti, responsabile area inclusione di Oxfam Italia – Allo stesso tempo sono sempre più coloro che necessitano di informazioni e orientamento perché hanno perso il lavoro o hanno bisogno di un aiuto concreto per accedere ai servizi sociali ed educativi. Tra cui tantissime madri e ragazze in difficoltà che rappresentano il 40% della nostra utenza e centinaia di cittadini italiani in povertà e a rischio esclusione, che costituiscono il 15% di chi si rivolge a noi per un aiuto”.

I nuovi servizi contro lo sfruttamento lavorativo e per il “diritto all’abitare”. 

Un lavoro quotidiano a cui si sono aggiunti due nuovi servizi.

Il primo che ha già accompagnato decine di nuclei familiari, al cui interno spesso era presente una persona con disabilità, nel complesso iter  per presentare la domanda per edilizia residenziale pubblica, sostenendo in alcuni casi l’inserimento di migranti nel sistema di accoglienza.

Il secondo rivolto a fornire un sostegno a lavoratrici e lavoratori vittime di sfruttamento – spesso senza contratto e costretti ad orari di lavoro lunghissimi- in particolare nel settore della lavorazione dei metalli preziosi e dei rider. Un’azione mirata non solo all’emersione dei casi, ma anche a supportare il reinserimento lavorativo, che è stata rafforzata grazie alla collaborazione con sindacati, enti del terzo settore, Ispettorato del Lavoro e Prefettura di Arezzo.

Al lavoro per l’inclusione degli studenti stranieri

Per ridurre il rischio di abbandono scolastico e favorire l’inclusione in particolare dei ragazzi con background migratorio, che oggi in oltre il 24% dei casi abbandonano prima gli studi, continua inoltre l’impegno di Oxfam ad Arezzo e Empoli – nelle scuole di due quartieri dov’è in crescita la presenza di famiglie straniere- a Bibbiena in Casentino e a Città di Castello.

Un lavoro mirato a rafforzare durante tutto l’anno scolastico le opportunità di sostegno per i ragazzi più fragili attraverso corsi di recupero delle competenze linguistiche.

Grazie al progetto CREATE infatti sono partiti a settembre 2 nuovi corsi per l’apprendimento dell’italiano, rivolti a decine di studenti stranieri appena arrivati nel nostro Paese e altri saranno realizzati nelle scuole superiori aretine nei prossimi mesi.  Un lavoro, che prosegue in continuità con quanto realizzato nel coso dell’ultimo anno scolastico, durante cui sono stati realizzati i 4 corsi di lingua rivolti a oltre 50 ragazzi e un seminario on line di formazione che ha coinvolto 25 educatori e mediatori.

Inoltre sono in avvio ad Arezzo cinque incontri– realizzati da Oxfam nell’ambito del progetto Openspace – per la formazione dei docenti aretini con l’obiettivo di approfondire le strategie e gli strumenti più efficaci per ridurre il rischio di insuccesso scolastico dei ragazzi stranieri, in particolare nel passaggio dalla scuola secondaria di I grado a quella di II grado.

Il primo incontro è in programma il prossimo 14 novembre alle 16.30, presso la scuola secondaria di I grado “IV Novembre”, con la partecipazione di Lorenzo Pierazzi, dirigente USP della Provincia di Arezzo, Marco Chioccioli, dirigente scolastico della IV Novembre, Francesca Terenzi e Lorenzo Luatti di Oxfam Italia.

NOTE:

Il progetto CREATE è finanziato dall’Unione Europea e realizzato in partnership con Dedalus, Croce Rossa e Faros.
Il lavoro di Oxfam ad Arezzo e Empoli è realizzato nell’ambito del progetto Openspace e finanziato da Impresa sociale con i bambini. Il lavoro realizzato a Bibbiena con il progetto Give me five è sostenuto con i fondi Otto per Mille dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai.