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domenica | 25-05-2025

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Dall’Inghilterra il viaggio musicale all’inferno di Leon Seti: è uscito il brano “Hell”

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Il progetto nasce nel 2015 con la firma per una piccola etichetta indipendente universitaria, Lazy Democracy Records, per la quale produce e pubblica nel 2016 il primo EP: “Talking Shadows“. Leon si stacca subito dall’etichetta, si incentra su video e photoshoot concettuali e comincia a lavorare al primo progetto di 10 tracce. “Genuflection” esce nel 2017 con pezzi incentrati sulla solitudine come “Flamebird” e “6“, mandati in onda dalla BBC Introducing. Dall’album segue un periodo di riassestamento per Leon, che trasloca dal nord Inghilterra a Londra. A settembre 2018, finalmente esce il primo singolo estratto dal primo vero album indipendente “Cobalt“. A marzo 2018 l’album viene rilasciato indipendentemente ed entra subito nella classifica Itunes elettronica alla numero 1 dove resterà per un giorno intero, aggiudicandosi recensioni su pubblicazioni italiane come Rumore, Rockol e Vinyl Chapters. “Ultra Silver Lining“, esce due mesi dopo e diventa il primo pezzo di Seti a raggiungere i 30.000+ ascolti su Spotify. A distanza di qualche mese Seti annuncia il nuovo pezzo “The Mountain“, duetto con Pilgrims’ Dream, musicista folk elettronico londinese, che presta la voce all’arrangiamento di Leon.

https://soundcloud.com/leonsmusic-2/hell/s-vQGlb

Hell” è il primo assaggio del nuovo materiale di Leon Seti, uscito il 24 gennaio. Pezzo diametralmente opposto al mood synthpop precedente, “Hell” sfoggia atmosfere oscure, pesantemente elettroniche e minimaliste (il pezzo non ha basso) che contribuiscono al sapore electropop-dance della canzone. Il pezzo si pone l’interrogativo: “se all’inferno esiste il contrappasso, dove finiscono i masochisti a cui piace il dolore?“. E Seti dichiara apertamente di voler andare a vedere cosa succede in quel luogo dell’immaginario comune pieno di demoni. Scritto e prodotto interamente da Seti come il resto della discografia, “Hell” sfoggia poche linee melodiche e un beat trascinante, composto anche da sospiri. Il pezzo è mixato e masterizzato a Milano da Tapewave Mastering. Il video ufficiale, girato da Mirco Sassoli, frequente collaboratore di Seti, uscirà a febbraio.

Leon Seti” contiene una parte del nome proprio del musicista e la parola “Seti“, che in egiziano antico significa “lui di Seth“, dio del deserto, per omaggiare l’antichità e aggiungere una sfumatura di regale. Leon Seti è un progetto principalmente pop che gioca con ispirazioni synth e elettroniche, sia contemporanee che retro, da Peter Gabriel a Banks, da Bjork a Anohni eccetera. e che si preoccupa di creare canzoni che possano essere cantante, ballate e che possano far entrare l’ascoltatore in un mondo diverso e particolare. Leo produce, scrive, compone e canta tutti i pezzi della discografia.

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