Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

mercoledì | 24-12-2025

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors

Attualità

“Comunità energetica, alta formazione musicale in città, Pizzaballa alla Madonna del Conforto”. Il Vescovo Andrea traccia il cammino della Diocesi e augura buon Natale agli aretini

Un anno impegnativo, quello giubilare, tanti incontri, dalle scuole al carcere. Lo chiudiamo con l’annuncio della comunità energetica della Diocesi, la nascita dell’Istituto Diocesano di Musica Sacra “D.I.M.A. – San Donato”, polo di formazione che unisce cultura, ambito religioso e territorio e la presenza del Cardinale Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, alle celebrazioni della Madonna del Conforto domenica 15 febbraio“. E ancora: “Il 10 febbraio è in programma “Integrare con il lavoro: una nuova sfida delle migrazioni“, convegno in Vescovado con mons. Perego. Nel tradizionale momento d’incontro con i giornalisti di fine anno, il Vescovo di Arezzo, Cortona e Sansepolcro Mons. Andrea Migliavacca, traccia un bilancio di un anno del suo cammino nella Diocesi, raccontando un territorio ricco di tradizioni, comunità vive e grande intraprendenza, ma anche attraversato da profondi cambiamenti sociali, economici e culturali. Dalla forza delle tradizioni popolari alle nuove povertà, dal lavoro ai giovani, fino al significato del Giubileo e alla speranza come chiave di lettura del presente, emerge l’invito a costruire una comunità capace di reagire, unire le forze e condividere responsabilità per il futuro.

Dalla collaborazione tra Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e Associazione Culturale D.I.M.A. di Arezzo, un nuovo progetto sostenuto dal Comune di Arezzo che rilancia la città come punto di riferimento per la musica sacra

Nella città che ha dato i natali a Guido Monaco, padre della notazione musicale moderna, e a Francesco Petrarca, simbolo dell’umanesimo europeo, prende vita un progetto destinato a lasciare un segno profondo: nasce ad Arezzo l’Istituto Diocesano di Musica Sacra “D.I.M.A. – San Donato”. Frutto della collaborazione tra la Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e Associazione Culturale D.I.M.A. di Arezzo, gode del patrocinio e del sostegno del Comune di Arezzo, rappresentando la prima esperienza strutturata di questo genere per la città, ponendosi come luogo stabile di formazione, diffusione e valorizzazione della musica sacra e liturgica.

“La formazione nel campo della musica sacra – ha commentato mons. Andrea Migliavacca, vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro – appartiene alla grande formazione liturgica, alla luce anche di quando presenta ‘Sacrosanctum concilium’ del Vaticano II. Sono contento che anche in diocesi, che si è impegnata in modo significativo anche economicamente, parta un progetto per questa importante formazione al fine di favorire nella liturgia la ‘acrisia participatio’ di tutti i fedeli”.

“Salutiamo con grande favore la nascita di un ulteriore Istituto di alta formazione in città, legato alla musica – dichiara il vicesindaco di Arezzo Lucia Tanti -: ringrazio per questo i promotori, l’associazione D.I.M.A. e la Diocesi, rispetto ai quali l’Amministrazione comunale si è subito affiancata, insieme ad altri partner di rilievo come il conservatorio ‘Luigi Cherubini’ di Firenze. Siamo convinti che tramite quest’arte che vanta radici nobili e lontane possiamo definire l’orizzonte dell’Arezzo di domani: città non dello studio ma degli studi, dai testi universitari agli spartiti, dalle aule dove si parla a quelle dove si suona e canta. Non lo stiamo solo sognando, lo stiamo costruendo”.

“Con il Centro Diocesano di Musica Sacra ‘D.I.M.A. – San Donato’ – ha dichiarato Giorgio Albiani direttore di D.I..M.A., chitarrista concertista e docente – Arezzo riscopre il suo suono profondo. La musica sacra diventa ponte tra tradizione e futuro, educazione e bellezza. Vogliamo creare un luogo dove voci, strumenti e comunità risuonino in armonia con l’identità del territorio.”

“Questa iniziativa va a completare degnamente la profonda e non facile opera di rinnovo liturgico/musicale nella cattedrale aretina iniziata anni fa, con l’augurio che possa diventare luogo di formazione e di avvicinamento al bellissimo mondo del ‘far musica nella liturgia’ aperto a tutti, giovani compresi” – dice Cesare Ganganelli, Maestro di Cappella della Cattedrale di Arezzo.

Missione: formare, educare, servire

L’Istituto Diocesano di Musica Sacra “D.I.M.A. – San Donato” nasce con l’intento di educare e formare musicisti al servizio della liturgia e del concerto, attraverso un’offerta che integra teoria e pratica e attraversa i grandi repertori della tradizione: dal canto gregoriano alla polifonia rinascimentale, fino alle espressioni contemporanee. Si caratterizza per una duplice vocazione, spirituale e culturale, ed esprime la volontà della Diocesi di dotarsi di un centro stabile di formazione musicale e liturgica rivolto a bambini, giovani e adulti, in stretta connessione con la Cappella Musicale della Cattedrale diretta dal Maestro Cesare Ganganelli e con la Commissione Diocesana di Musica Sacra.

Obiettivi

Obiettivo generale: Avviare una Scuola Diocesana di Musica Sacra capace di formare cori di voci bianche, cori giovanili e di adulti, oltre a gruppi strumentali, al servizio della liturgia nella Cattedrale di Arezzo e nelle parrocchie della diocesi.

Obiettivi a breve termine: Creazione dello staff didattico – Avvio dei cori di voci bianche e di adulti – Costruzione di una base stabile di allievi – Consolidamento del rapporto con le parrocchie.

Obiettivi a lungo termine: Ampliamento dei repertori e degli organici – Sviluppo di un’attività concertistica strutturata – Percorsi formativi sul valore storico e spirituale della musica liturgica – Creazione di un polo stabile capace di ospitare festival, masterclass e scambi internazionali.

Un progetto condiviso, una visione alta

L’Associazione Culturale D.I.M.A., cui è affidata la direzione artistica e didattica, mette a disposizione dell’Istituto una consolidata esperienza decennale in ambito formativo e musicale, oltre a una rete di relazioni con istituzioni di rilievo nazionale e internazionale, tra cui il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze e il Conservatorio “B. Maderna – Lettimi” di Cesena e Rimini.

Le attività formative si svolgeranno grazie alla collaborazione tra Accademia DIMA e Accademia Petrarca, nonché alla disponibilità della Misericordia di Arezzo, nei seguenti spazi:

locali di via degli Albergotti n. 41
Oratorio dei Santi Pergentino e Lorentino, via Cavour 188
Sala della Misericordia di Arezzo, in via G. Garibaldi n. 143

Un valore per la città e il territorio

Oltre alla dimensione pastorale e didattica, l’Istituto si propone come un laboratorio permanente di dialogo tra Chiesa e città, in cui la musica diventa strumento di coesione sociale, crescita civile e valorizzazione del patrimonio spirituale e artistico del territorio. Sono previste collaborazioni con scuole, istituzioni culturali, realtà locali e professionisti del settore, rafforzando il ruolo di Arezzo come crocevia di esperienze formative e creative.

Esperienza, qualità, competenze

Il progetto poggia sulla riconosciuta esperienza dell’Associazione D.I.M.A., apprezzata per l’alto livello delle proprie attività formative, artistiche e di ricerca. Il corpo docente è composto da musicisti e insegnanti con titoli accademici, esperienza nella ricerca artistica e scientifica, nella didattica e nell’attività concertistica di alto profilo, anche in ambito internazionale.

La presenza dei docenti DIMA in scuole, licei musicali e conservatori rende l’Istituto un autentico punto di raccordo tra i diversi livelli dell’istruzione musicale, favorendo progetti di filiera e percorsi di ampio respiro.

Offerta formativa essenziale

Ear Training – Laboratorio corale voci bianche e giovanile – Laboratorio corale adulti – Pratica organistica per la liturgia – Pratica chitarristica per la liturgia – Canto Gregoriano

Uno sguardo al futuro

Nel medio-lungo periodo, l’Istituto Diocesano di Musica Sacra “D.I.M.A. – San Donato” ambisce a diventare un modello virtuoso di cooperazione tra fede, educazione e cultura, contribuendo a riaffermare Arezzo come città di riferimento per la musica sacra. Opererà in dialogo con reti nazionali e internazionali, promuovendo iniziative didattiche e concertistiche in collaborazione con istituzioni di formazione, ricerca artistica e scientifica e produzione culturale, aretine, italiane e internazionali, restituendo alla musica sacra il suo ruolo di linguaggio vivo, capace di parlare al presente e di costruire futuro.

Per informazioni:

[email protected]

[email protected]

Integrare con il lavoro: una nuova sfida delle migrazioni: il 10 gennaio convegno in Vescovado con mons. Perego

Riconoscere nel lavoro uno strumento insostituibile per una reale inclusione sociale andando oltre la doverosa ospitalità e promuovendo una partecipazione attiva alla vita della comunità, dove il lavoro diventa il fondamento della dignità personale e della sicurezza collettiva. Questo il tema al centro del convegno in programma nella Sala Grande di Giustizia del Palazzo Vescovile di Arezzo sabato 10 gennaio a partire dalle ore 10 intitolato “Integrare con il lavoro: una nuova sfida delle migrazioni”. L’iniziativa, promossa dal Centro pastorale per le migrazioni e la cura degli immigrati e dal Centro pastorale per i problemi sociali e il lavoro della diocesi vede la partecipazione di mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Fondazione Migrantes e della Commissione CEI per le Migrazioni, del Capo di Gabinetto della prefettura di Arezzo, Leandro Peraino, di Adriano Scarpelli, direttore della cooperativa Carrettera onlus, di don Fabrizio Vantini, direttore della Caritas diocesana e testimonianze di alcune realtà del territorio. Gli ospiti, aiuteranno a declinare il tema di una corresponsabilità condivisa tra istituzioni, imprese, sindacati e società civile sul ruolo che il lavoro può svolgere in tema di integrazione.

“La dottrina sociale della Chiesa – dice il vescovo Andrea Migliavacca – guida i passi dell’impegno nella società della comunità ecclesiale. In particolare il lavoro in tutti i suoi aspetti e anche come realtà ove l’apporto degli immigrati è diventato indispensabile e stimola dignità e occasioni di integrazione. Questo convegno è occasione importante per approfondire il tema”.

Il convegno del 10 gennaio 2026 si inserisce in un percorso avviato dalla diocesi per riflettere sulla costruzione di una “cittadinanza comune”. Dopo aver affrontato lo scorso anno i temi dell’accoglienza e della sicurezza, riflettendo sull’importanza dell’ospitalità, questa seconda tappa rivolge lo sguardo sul tema dell’integrazione.

“Abbiamo pensato di invitare le realtà coinvolte a vario titolo sul fronte dell’integrazione quali istituzioni, sindacati, cooperative, realtà del terzo settore, comunità etniche e parrocchie, per confrontarci sul contributo che insieme possiamo costruire per favorire l’integrazione – dichiara don Severe Boukaka, direttore del Centro pastorale per le migrazioni e la cura degli immigrati -. Persone integrate, più facilmente sono consapevoli di essere membri della società e cittadini che possono contribuire al bene comune. Essere parte integrante della società è un modo per contrastare la malavita e un antidoto alla tentazione della delinquenza. Troppo spesso ci limitiamo solo a criticare il fenomeno dell’immigrazione, mentre con questa iniziativa vorremmo trovare risposte concrete, adeguate e condivise, affinché sia rispettata la dignità di ogni persona”.