Attualità
Addio a Robert Redford, icona di Hollywood. Cortona ricorda quell’estate di 17 anni fa

Con la scomparsa di Robert Redford, il cinema mondiale perde una delle sue figure più amate e riconosciute. Attore, regista e fondatore del Sundance Film Festival, Redford si è spento all’età di 89 anni nella sua casa di Provo, nello Utah. A darne notizia è stato il New York Times, riportando le parole della portavoce Cindi Berger: il due volte premio Oscar è morto nel sonno.
Mentre Hollywood e il mondo intero lo piangono, Cortona ricorda la settimana speciale dell’estate 2008, dal 2 al 10 agosto, quando la città lo accolse come ospite d’onore del Tuscan Sun Festival, lasciando nei cittadini un segno profondo fatto di cultura, semplicità e grande umanità.

Fermo immagine dal servizio dell’epoca di Teletruria
L’allora sindaco Andrea Vignini ricorda soprattutto «la disponibilità nei confronti dei cittadini cortonesi e la sua capacità di interloquire con tutti con la massima semplicità».
Per Eleonora Sandrelli del MAEC, Redford è stato «uno dei miei artisti prediletti: bravo, intelligente, sensibile, impegnato, pieno di charme ma mai lezioso».
Andrea Laurenzi, all’epoca responsabile comunicazione del Comune e che ebbe occasione di seguirlo da vicino, conserva un ricordo vivido: «Amava passare ore nel chiostro di Sant’Agostino a leggere poesie, sempre discreto, sempre pronto a un saluto sincero. Non cercava il palcoscenico, ma la verità delle cose. Poteva permettersi di “tirarsela” e invece era semplice e umano». Laurenzi pubblica sui social il fermo immagine di un servizio di Teletruria in cui è ritratto con l’attore.
In serata anche il ricordo del Comune:
“Cortona conserva nel cuore i momenti in cui il grande attore prese parte al Tuscan Sun Festival. Era il 2008 e Robert Redford era il più popolare e famoso fra gli ospiti di quella edizione. L’attore trascorse alcuni giorni a Cortona, restandone profondamente colpito, come ebbe modo di dichiarare pubblicamente. Impossibile dimenticare, doveroso ricordare nel giorno della sua scomparsa a 89 anni”.
Redford arrivò a Cortona con la moglie. Furono accolti da una folla entusiasta e da Barret Wismann, capo della ImgArtist, rinomata e potente agenzia della scena classica internazionale, che nella città etrusca aveva portato star di calibro mondiale come Baryshnikov e Sofia Loren. Obiettivo all’epoca dichiarato dai protagonisti: far arrivare a Cortona un’appendice del “Sundance Festival”, la rassegna di cinema indipendente che da molti anni lo stesso Redford organizzava nello Utah. Il progetto non andò in porto per Cortona, ma Wissmann e Redford hanno avviato un rapporto di collaborazione che ha portato lo scorso agosto l’attore a partecipare al “Festival del Sole” organizzato a Sonoma, in California, dallo stesso Wissmann.
Ma torniamo a quell’estate del 2008: a Cortona Redford scelse di muoversi con discrezione, tra una passeggiata al parterre e qualche ora a leggere libri di poesie nel chiostro di Sant’Agostino, o una serata a cena all’Osteria del Teatro. «Cortona è una città bella e silenziosa, proprio da viverci» dichiarò, ricordando anche gli anni giovanili trascorsi a Firenze come studente d’arte.
Al Teatro Signorelli, alla presenza, tra gli altri, del regista Silvio Muccino e di Jovanotti, l’attore regalò al pubblico un recital inedito: dopo Gabriele Lavia, accompagnato al pianoforte dal maestro Nicola Luisotti, lesse un brano di Edgar Allan Poe e le poesie di Robert Lee Frost, Edward Estlin Cummings e Thomas Stearns Eliot, confessando di non essersi mai cimentato in un’esperienza simile. Camicia bianca, jeans azzurri, così si rivolse al pubblico: «Sono molto onorato di essere qui stasera, mi è stato chiesto di recitare alcune poesie che considero importanti per la mia vita. Ho accettato questo che per me, e per voi come audience, sarà una specie di esperimento. Il primo punto da cui sono partito è stata la riflessione sui miei anni da ragazzo, in particolare quando ero studente in Europa. Ho ripensato alla stanza che avevo qui in Italia, in un Paese per me completamente nuovo, dove non conoscevo assolutamente nessuno. È stato allora che ho vissuto la sensazione della totale solitudine, le poesie che ho scelto si rifanno a quella fase del mio percorso esistenziale»
Durante quei giorni, Redford soggiornò in un agriturismo a Tecognano e arrivò perfino a ipotizzare di portare una sezione del Sundance Film Festival in città. «Cortona è una terra schietta, che non fa compromessi e la schiettezza è la base del cinema che anima il mio festival», disse in una delle sue interviste. E, sempre su Cortona: «E’ incredibile come questo paesaggio ti faccia venire delle idee».
Nei giorni del festival, Redford si comportò come un cittadino tra i cittadini. Non solo attore e regista premio Oscar, ma uomo semplice, curioso e attento. Anche per questo Cortona lo ricorda con affetto: per quella capacità rara di trasformare una star internazionale in un vicino di casa.
Alla notizia della sua morte, il ricordo di quella settimana del 2008 torna oggi a illuminare la memoria collettiva: una città che accolse un mito e scoprì, dietro la leggenda, un uomo gentile e discreto.
Credito fotografico courtesy: Tuscan Sun Festival – J. HENRY FAIR